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Nel suo romanzo d'esordio, Elisa Pellegrino racconta, attraverso le vite normali e uniche di Diego, Caterina, Giulia e Greta, le emozioni e i pensieri di quel momento preciso della giovinezza in cui ci si sente ancora adolescenti, attaccati agli ultimi scampoli di vita libera e spensierata, ma si è anche consapevoli di dover diventare grandi senza, però, sapere bene come.
Per Diego, Giulia, Caterina e Greta l'università sta finendo ed è come se anche sulla loro amicizia si allungasse un'ombra di incertezza. Fino a quell'estate era bastato vivere nella stessa città, condividere le stesse preoccupazioni, le stesse scoperte e la costante sensazione di un futuro dalle possibilità infinite per tenere saldo il gruppo. Ma da ora in poi le taciturne solitudini da studente di Lettere di Diego, la testarda ambizione di Giulia, il fragile talento di Caterina e le insicurezze sentimentali di sua sorella Greta non avranno più quella rete di salvataggio. Queste quattro vite, per la prima volta dopo molti anni, sono costrette ad affrontare da sole un anno nuovo con tutte le paure e le incognite che si porta dietro. Un anno però irripetibile, quattro stagioni scandite da quattro film, uno per ogni personaggio, per quattro storie intrecciate fatte di piccole grandi paure, euforie, sesso, solitudini, viaggi, lacrime, amore e crescita: insomma un anno di vita e di amicizia. Elisa Pellegrino nel suo romanzo d'esordio racconta, attraverso le vite normali e uniche di Diego, Caterina, Giulia e Greta, le emozioni e i pensieri di quel momento preciso della giovinezza in cui ci si sente ancora adolescenti, attaccati agli ultimi scampoli di vita libera e spensierata, ma si è anche consapevoli di dover diventare grandi senza, però, sapere bene come.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dentro ALBICOCCHE AL MIELE (titolo che rimanda all'inimitabile William Thacker di Notting Hill) ho ritrovato un mondo fatto di sensibilità e passione, punto di riferimento per una generazione. La stessa generazione di Greta, Giulia, Diego, e Caterina, i quattro protagonisti che conosciamo nell'arco delle quattro stagioni grazie all'espediente di un cineforum che li riavvicina periodicamente dopo aver condiviso un importante arco di vita. Quello caratterizzato da entusiasmi, dubbi, sentimenti forti, quelle sensazioni di sentirsi fuori posto, la voglia di lasciarsi andare e la paura che porta a reprimere tutto. Insomma, tutti si sentono un po' persi a 25 anni, diceva Jim Sturgess (ma anche a 30...). E i film diventano motivo di comunicazione e contatto tra caratteri diversi, che parlano proprio grazie all'arte. Verso la fine del romanzo, Giulia chiede a Caterina di cosa parla il film che ha scelto per la loro serata. "Credo parli di noi", risponde. E credo proprio che Albicocche al miele parli di noi. E lo fa davvero bene.
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