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«Un libro dolente e luminoso» - Michele Serra
"Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite - non posso nemmeno incominciare a spiegare l'importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo 'Orto di un perdigiorno' - non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla speranza. Eppure. 'L'orto di un perdigiorno' si chiudeva con una frase che mi è sempre sembrata un modello di vita, un obiettivo da raggiungere: "Ho la dispensa piena". Oggi questa dispensa, forse proprio grazie alla sua malattia, Pia ha trovato modo di aprircela, anzi di spalancarcela. E la scopriamo davvero piena di bellezza, di serenità, di quelle che James Herriot ha chiamato cose sagge e meravigliose, di un'altra speranza. È davvero un dono meraviglioso quello che in primo luogo Pia Pera ha fatto a se stessa e che poi, per nostra fortuna, dopo lunga riflessione ha deciso di condividere con i suoi lettori. Non posso aggiungere molto, se non raccomandare con tutto il mio cuore la lettura di un libro che, come pochi altri, ci aiuta a comprendere la straordinaria avventura di stare al mondo." (Luigi Spagnol)Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questa donna vigorosa di mezza età, scrittrice Italiana, appassionata di piante e giardini, si congeda con questo scritto autobiografico, poetico, acuto e saggio. Condivide con amici e noi lettori tutti i suoi pensieri filosofici, le sue sensazioni, le paure e tutti quei sentimenti che la hanno sommersa, dal momento in cui ha ricevuto la diagnosi di avere una malattia degenerativa incurabile. Superlative le sue considerazioni sulla importanza di crescere un giardino, sull'amore e ammirazione per gli alberi e infine su sentimenti e dedizione verso la sua inseparabile cagnetta. Pia Pera si sente parte di un tutt'uno con la natura, vorrebbe morire nel suo giardino, percorrere l'ultimo tratto della sua vita al suo interno. A livello fisico cerca con tutta se stessa, una soluzione alla sua malattia, tenta l'ntentabile per curarsi, per uscirne viva! A livello mentale e spirituale si fa guidare dai libri, da letture illuminanti, sul senso della vita, sul dolore, sulla morte, sull'aldilà... Si interroga sul suicidio assistito, sulla eutanasia... Non vorrebbe morire! Libro folgorante, saggio, acuto e intelligente! Da mantenere sul proprio comodino a lungo... Un libro che insegna a vivere e a morire o semplicemente a pensare seriamente alla morte! Da leggere assolutamente, bellissimo e straziante!
Mi ha ricordato "Un altro giro di giostra" di Terzani. Pia affronta la malattia che la porterà alla morte con una dolce dignità. Il suo giardino diventa fonte di ispirazione e forza spirituale. Da leggere.
Libro molto profondo e toccante, da leggere poco alla volta. Struggente, ma nello stesso tempo pieno di riflessioni che sono un inno alla vita, rappresentata dal giardino. Consigliatissimo.
Recensioni
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