L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una profondità retorica determinata da un isolamento intellettuale, una raccolta di aforismi ad ampio spettro, una visione della vita che non smette mai di rinnovarsi. Soprattutto una piacevole e scorrevole lettura, e i ''Volti'' di Mimesis non si smentiscono mai per qualità.
"Personaggio postumo", secondo la definizione del postfatore del volume Massimo Donà, Andrea Emo (1901-1983) fu uno spirito filosofico del tutto originale nel panorama culturale del nostro paese. Nato a Padova da famiglia nobile, allievo di Gentile, amico e corrispondente di intellettuali di rilievo quali Alberto Savinio, Ugo Spirito e Cristina Campo, condusse una vita ritirata, in un ambiente aristocratico, scrivendo indefessamente e quotidianamente riflessioni, aforismi, appunti, saggi su tutto lo scibile umano: riempì 400 quaderni di pensieri "segreti", che non mostrò mai a nessuno, e "postumi", in quanto furono pubblicati anni dopo la sua morte. Un personaggio, quindi, fuori dagli schemi, che amava interrogarsi su ogni aspetto della vita quotidiana, sull'arte e sulla storia, sulla teologia e sul costume, scandagliando con implacabile severità e insopprimibile sincerità ogni anfratto della sua anima. In questi aforismi ("un breviario per l'esistenza"), meditazioni protratte per mezzo secolo vengono espresse in una scrittura divagante, paradossale, spesso ironica e talvolta amaramente polemica: sempre alla ricerca di una profondità del pensare e del sentire che manifestano un consapevole disagio esistenziale, una malinconica incapacità di essere come tutti. Nascita, vita, morte, destino, morale mantengono per Emo qualcosa di ingiustificatamente arbitrario e incomprensibile; il suo rifiuto di ogni convenzione e di qualsiasi fideismo fece di lui un filosofo isolato, incompreso, "postumo", appunto. "Noi esigiamo dalla vita molto meno di quello che la vita esige da noi"; "Forse soltanto la mediocrità sa mantenersi nell'umano"; "Nulla è più pericoloso di un uomo felice: egli sconvolge l'ordine delle cose"; "Chi è vestito è travestito"; "La memoria sono gli altri divenuti noi stessi"; "Nulla è più comune che il desiderio di essere fuori del comune". Andrea Emo non aspirava ad essere fuori del comune, senz'altro però lo era: e in una dimensione alta.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore