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Ad Auschwitz c'era un'orchestra - Fania Fènelon - copertina
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Ad Auschwitz c'era un'orchestra
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Ad Auschwitz c'era un'orchestra - Fania Fènelon - copertina
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Descrizione


Il campo di Auschwitz-Birkenau è l'unico a possedere un'orchestra femminile, nella quale, nonostante tutto, può sopravvivere la speranza. La musica sarà per Fanìa, cantante francese di origini ebraiche, il contatto salvifico con la vita, un filo sottile a cui si aggrapperà tenacemente con il preciso intento di sopravvivere e testimoniare, perché nessuno possa mai dimenticare. Dal racconto di Fania Fénelon pubblicato per la prima volta in Italia nel 1977, sono tratti il film "Playing for time" e numerosi adattamenti teatrali. Questa nuova edizione restituisce al lettore la sconvolgente esperienza dell'orrore del nazismo.
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Dettagli

2008
266 p., Brossura
9788884271358

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monica
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Un'orchestra composta da prigioniere che suonavano allietando le giornate dei nazisti del campo, carnefici in lacrime davanti a esibizioni sublimi. L'orchestra provava e provava e inventava nuove composizioni a ridosso dei crematori, dove si respirva cenere e morte. L'orchestra che suonava cadenzando gli istanti di vita di tutti gli schiavi intrappolati nel Lager, ulteriore diletto per il nazismo. La musica era solo dolore nel dolore ma unica speranza di vita per queste donne perche' dotate di talento e alcune sopravvissero. L'assurdita' paradossale di Auschwitz e dell'animo umano, dove il nazista si commuove davanti al suono di un violino o ascoltando il canto di una bella voce, e nel contempo si diverte sguaiatamente ascoltando i suoni delle fucilazioni, ascoltando i pianti disperati e lamenti di tutti gli uomini donne e bambini che mandava a morire.

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