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Non è più tempo di guardarsi l'ombelico. Ora i narratori hanno una responsabilità enorme, devono offrire visione, prospettiva, consapevolezza, speranza. Ma non una speranza astratta, beota. No, quella vera, che nasce dal suo opposto, dal fondo della disperazione.
Nel vuoto della quarantena, la bora pulisce l'aria, il mondo è sfebbrato, respira. La casa miagola, geme, rimbomba come un pianoforte pieno di vento mentre la città stessa vibra come un sismografo su linee di faglia. E un mattino l'autore sale per una botola fin sul tetto, che diventa il suo veliero. Lì il suo sguardo si fa aeronautico, gli spalanca la visione della catastrofe e allo stesso tempo del potenziale di intelligenza e solidarietà che può ancora evitarla. Gli svela un'Europa col fiato sospeso, dai villaggi irlandesi alle isole estreme delle Cicladi, dalle valli più segrete dei Carpazi al lento fluire della Neva a Pietroburgo. Milioni di persone che vegliano, incerte sul loro futuro. Gli affetti veri sono resi più vicini dalla forzata lontananza, e si scrive a chi si ama come soldati in trincea, mentre il virus accelera la presa d'atto di un processo che obbliga a riprogettare il proprio ruolo di cittadini in un mondo diverso. Della clausura Rumiz tiene un diario che entra sotto la pelle della cronaca, per restituirci il cuore di una grande mutazione, "al termine della quale non saremo più gli stessi".
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Cosa succede se in quarantena ci finisce anche colui che ci ha abituato a racconti di lunghi viaggi? Un esercizio non facile, e in effetti il risultato mi ha lasciato in parte perplesso.
La quarantena ci ha traghetti in una lunga fase di transizione, aspettiamo tutti la caduta del regime del Covid-19, impazienti e inevitabilmente provati. Rumiz, come molti altri, ha sentito la necessità di far sentire la sua voce, che non è fuori dal coro, anzi si allinea ai più dimostrandosi molto abile nel cavalcare l'onda, così come nel servirsi di uno dei quotidiani più letti nel nostro Paese. Libro confezionato su misura per un lettore probabilista.
La quarantena ci ha traghetti in una lunga fase di transizione, aspettiamo tutti la caduta del regime del Covid-19, impazienti e inevitabilmente provati. Rumiz, come molti altri, ha sentito la necessità di far sentire la sua voce, che non è fuori dal coro, anzi si allinea ai più e si dimostra molto abile nel cavalcare l'onda servendosi di uno dei quotidiani più letti nel nostro Paese. Tipologia lettore: probabilista.
Recensioni
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