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La strana morte del dr. Narducci. Il rebus di due cadaveri e il «mostro» di Firenze - Luca Cardinalini,Pietro Licciardi - copertina
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La strana morte del dr. Narducci. Il rebus di due cadaveri e il «mostro» di Firenze
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La strana morte del dr. Narducci. Il rebus di due cadaveri e il «mostro» di Firenze - Luca Cardinalini,Pietro Licciardi - copertina
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Descrizione


L'8 ottobre del 1985, Francesco Narducci, un giovane medico della buona borghesia perugina, scompare misteriosamente, mentre si trova a bordo della sua imbarcazione al lago Trasimeno. La mattina aveva ricevuto una telefonata al lavoro e a metà pomeriggio, senza avvisare nessuno, si era recato al lago. Il corpo viene ritrovato, gonfio e irriconoscibile, quattro giorni dopo. La morte per annegamento viene data per scontata e le molte autorità presenti sul posto riconsegnano il corpo alla famiglia per la sepoltura. Tutto sembra finire lì. La vicenda si riapre quasi venti anni dopo, quando la magistratura perugina torna sul caso. Ma il caso si riapre in modo clamoroso: con la riesumazione si scopre che dentro la bara c'è un corpo diverso da quello ripescato nel lago; dall'autopsia risulta che la morte non è avvenuta per annegamento ma per strangolamento. Ma allora quando è morto il dottor Francesco Narducci? E, soprattutto, come è morto: annegato o strangolato? C'è stato o no uno scambio di cadaveri? Se sì: di chi era il corpo ripescato al lago Trasimeno e dove è finito? E cosa collega la triste vicenda del medico di Perugia alle inchieste sui delitti del "mostro" di Firenze?
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Dettagli

2007
27 febbraio 2007
142 p., Brossura
9788889969274

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Gillo
Recensioni: 2/5

Lettura che punta al facile sensazionalismo , infarcito di aneddotica talvolta priva di riscontri e che sposa palesemente la tesi accusatoria . Trascurabilissimo

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max bolino
Recensioni: 2/5

Ben scritto. Contenuto un po' forzato , tendente alla tesi accusatoria che non ha un peso cosi' evidente come si vuol lasciare intendere.

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mitla
Recensioni: 5/5

Dei libri sull'argomento uno dei migliori sia per il punto di vista alternativo, sia perchè mette in luce tutti i punti oscuri di una vicenda mai del tutto chiarita con tanto di sostituzione di cadavere e falsificazione di causa e data di morte. Ora.... capisco che ad un padre possa dispiacere anche il solo sospetto che suo figlio si sia tolto la vita, ma da qui a coinvolgere le più alte cariche dello Stato...!! A chi parla di mancati legami col MdF: se lo si potesse scriveer in un libro significherebbe aver risolto il caso, cosa che non è. Interessanti tutte le inquietanti coincidenze (la macchina del medico che viene identificata la notte del delitto degli Scopeti, la famosa casa in campagna dove vennero trovati gli orridi feticci informalina, la sua presunta conoscenza con tutta le gente del luogo a partire dal farmacista di S. Casciano). Senza contare che una persona del genere davvero corrisponderebbe, a differenza di Vinci e Pacciani, all'identikit del FBI. Se non ci fosse alcun legame perchè addirittura opporsi alla riesumazione e negare l'evidenza della rottura dell'osso ioide, chiaro segno di omicidio? A breve spero di procurarmi "Amore all'inferno" di Cugia.

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