Io le pago. Memorie a fumetti di un cliente di prostitute

Le opinioni dell'Autore possono essere condivise o meno, ma l'artwork è talmente claustrofobico da celare con accuratezza la sua soddisfazione per avere trovato la vera alternativa all'amore romantico. All'inizio dell'opera Chet teme di passare per sfigato, e in effetti sembra proprio uno sfigato. Il volume potrebbe pure passare per un manuale illustrato per principianti, se non apparisse così datato: in rete pochi anni sono eoni.

Un fumetto scritto con intelligenza e disegnato con garbo su un tema senz'altro piuttosto delicato come quello della prostituzione. L'autore contemporaneamente si autoconfessa e si confessa a noi, e ci racconta con una lucidità disarmante del suo rapporto con le donne che battono le strade della sua città. Delicato, divertente, profondo. I numerosi plausi che l'opera ha ricevuto - in particolare quello di Robert Crumb, geniale "papà" del fumetto underground statunitense, che sulla sessualità ci ha costruito la carriera - sono meritatissimi.

Dopo "Luis Riel" un nuovo libro autobiogtsfico di Chet Brown: sincero e senza compromessi. Le osservazioni anticonformiste di questo (affatto modesto, anzi dotato) intellettuale, sulla prostituzione, la sessualità, le relazioni, vi faranno riflettere non poco. Concordo pienamente con la sua posizione in merito alla prostituzione. Sono meno in sintonia, con l'autore, per ciò che concerne l'"amore romantico". Le sue idee sull'argomento sono troppo schematiche e dicotomiche. Egli ignora il fatto che l'"amore romantico", con il tempo, si trasforma in "amore amicale". Che non è un surrogato del primo ma, una sua naturale evoluzione/maturazione, dove la passione, sempre presente, è in subordine rispetto all'affetto ed alla condivisione. Ma lui è rimasto scottato dall'amore, per cui......... Comunque, un graphic novel molto bello ed originale, da acquistare senza indugio; a patto che riusciate a spiegare alla vostra partner perchè volete leggere un libro su di un tizio che va a p$%£%#e!