Non ho tempo da perdere. Dedicato alle donne che decidono di volersi bene

Concordo con lo stile di scrittura semplice e chiaro che va diritto al problema, perché nonostante il tema sia ampiamente dibattuto da tempo, il ruolo della donna nell'ambiente di lavoro così come nella vita privata e più in generale nel sociale resta un problema irrisolto. Il pregio di questo libro è quello di provare a costruire delle risposte dal di dentro: imparando a conoscersi quindi ad apprezzarsi ed a mettere in atto nel quotidiano quei cambiamenti al comportamento che danneggiano. La conquista dell'autostima, processo che é diversissimo fra i generi, rappresenta un passaggio fondamentale per il riconoscimento di valore da parte degli altri. Quindi non un saggio asettico o teorico sul problema femminile bensì un manuale pratico sul cosa fare o non fare e, allo stesso tempo, un invito alla sincera riflessione.

Il libro dell'Autrice ha il vantaggio di essere scritto in maniera chiara, semplice, adatta a qualunque tipo di lettore.Tuttavia, ritengo che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole. I temi trattati dall'Autrice sono i medesimi di altre opere trattati da altri autori, e come sempre, la teoria resta tale e difficilmente viene applicata alla realtà. La strada migliore per la crescita individuale e'l'esperienza di ognuno e la volontà di migliorarsi, quindi nessun trattato si puo' sostituire ad esso. Inoltre, mi sembra di aver notato che il nucleo familiare di cui l'Autrice parla sia un modello desueto, un pò fuori dal tempo odierno. I giovani uomini, mi sembrano molto diversi da quelli descritti. Infine, trovo anche sorpassato il modello di schede proposte fatto di domande a volte banali.