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L'ho trovato noioso, troppo ricco di aggettivi e di parole che non vengono spiegate. Che vengono date per scontate. Per chi vuole conoscere Alessandro Magno, da neofita, non è il libro giusto. Dopo Alberto Angela, Furore e Wilbur Smith "finalmente" un libro che non mi è piaciuto. Esistono anche quelli.
Radet narrando le avventure del grande condottiero macedone smette i panni dello storico e diventa un ammiratore di Alessandro. Alcuni eventi sono trattati in modo molto marginale o addirittura tralasciati, mentre vengono riportate delle curiosità o degli eventi ritenuti non certi ma l'autore ci avvisa e lo fa in modo molto preciso e cercando sempre di essere il più oggettivo possibile. Questa è una cosa che ho apprezzato perché nonostante quanto ammiri il condottiero non perde lucidità e mantiene il rigore storico, anche se dal suo modo di scrivere traspare sempre la sua grande passione per questo personaggio. La sua biografia è ben documentata, infatti si vede che ha studiato i lavori antichi che quelli contemporanei, però oltre ci sono due punti importanti di questa biografia che ricorrono in tutto il libro: paragona sempre il Macedone ad Achille e gran parte di quello che Radet analizza lo riconduce allo spirito dionisiaco oppure apollineo. Mi è piaciuto molto lo sforzo compiuto da Radet per aiutare il lettore a calarsi in un mondo di più di 2000 anni fa perché è facile giudicare ma bisogna farlo comprendendo la società e la vita di quel tempo. Una cosa che non mi è piaciuta è che Radet chiama Alessandro in molti modi: l'Argeade, l'erede di Achille, il figlio di Olimpia e altri, ma mai lo definisce figlio di Filippo: sottolinea e spiega molto come Alessandro volesse essere considerato una divinità e tutti gli sforzi che fece per esserlo, quindi credo che l'autore l'abbia fatto di proposito.
Con molta difficoltà ho portato a termine la lettura di questo libro; il libro potrà anche essere interessante, ma la biografia di Alessandro è tutta o per la maggior parte realizzata inserendo commenti effettuati da scrittori della sua epoca. Ho trovato il libro alquanto difficile da leggere.
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