Loop

Isole del Mälaren settentrionale. In una realtà distopica in cui, dopo il secondo conflitto mondiale, si è sviluppata una tecnologia basata sullo sfruttamento dell'energia nucleare e dei campi magnetici per il trasporto, Loop è un acceleratore di particelle circolare che si trova nel sottosuolo:  la struttura più grande del mondo nel suo genere in grado di curvare lo spazio tempo. Simon Stålenhag, nel 2014 decide di raccontare i suoi ricordi d'infanzia trascorsa nella comunità operaia. Descrive il paesaggio svedese popolato da megalitiche strutture tecnologiche e da altrettanto giganteschi rottami, gli aneddoti della sua vita e del progetto Loop. Navette fluttuanti, portali spazio-temporali, robot dotati di personalità... Insomma, di tutto un po' in questo volumetto corredato con suggestive illustrazioni. Una lettura di puro svago per una graphic novel con atmosfere eighties un po' Lukas un po' Spielberg.

Le mie cinque stelle vanno tutte alle magnifiche illustrazioni. Avrei preferito un maggiore sviluppo degli episodi narrati, ma devo dire che le immagini sono davvero evocative e valgono più di mille parole.

Loop è essenzialmente un volume ricco di immagini accompagnate dal breve racconto di qualche episodio accaduto nel corso di anni 80 alternativi. Gli incantevoli disegni di Simon Stålenhag sono iperrealistici, pur raffigurando costruzioni mai esistite; in essi, passato e futuro si fondono in un'atmosfera sci-fi misteriosa, nostalgica, quasi onirica e avvolgente. Le storie non mi hanno coinvolto in modo particolare, però le tavole sono davvero accattivanti e dettagliate. Ora sono molto curiosa di vedere la serie TV ispirata a questo artbook, che consiglio sicuramente agli amanti del genere!