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Salvarsi. Gli ebrei d'Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945 - Liliana Picciotto - copertina
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Salvarsi. Gli ebrei d'Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945

Descrizione


Le toccanti storie e testimonianze sugli ebrei, italiani e no, che riuscirono a salvarsi dalla Shoah in Italia, da soli o con l'aiuto e il soccorso di altri.

Gli ebrei sfuggiti alla Shoah in Italia furono piú dell'ottantuno per cento. Questo volume presenta i risultati del progetto «Memoria della salvezza» del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), volto a riflettere su come essi abbiano potuto salvarsi malgrado le ricerche, gli arresti, le deportazioni, da parte delle autorità fasciste e naziste. Al contrario di quanto già descritto da Liliana Picciotto ne Il libro della memoria e in altri studi, si parla qui dunque del «rovescio della medaglia». Nessuno in precedenza si era posto, in modo sistematico e scientifico, la domanda su chi fossero i salvi e come mai si fossero salvati. Si toccano qui temi quali: che cosa sapevano gli ebrei in Italia della Shoah che infuriava già nell'Europa nazista? E che cosa ne sapeva la gente comune? Qual era il rischio per un normale cittadino che desse soccorso agli ebrei? Può questo soccorso definirsi come resistenza civile? C'era differenza tra il soccorso agli ebrei e quello ad altre parti sociali ugualmente bisognose di passare nella clandestinità: renitenti alla leva, soldati dell'esercito alleato evasi, antifascisti? Come il fatto di essere perseguitati per famiglie intere ha influito sulla scelta delle modalità di cercare salvezza?
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Dettagli

2017
26 settembre 2017
592 p., Rilegato
9788806235093
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Indice

Indice

Introduzione

I. La ricerca del CDEC sugli ebrei che si sono salvati in Italia nel 1943-1945
Obiettivi e metodologia
Definizione di Ebreo
Definizione di slavo
Fonti utilizzate nella ricerca
Il data base degli ebrei salvi in Italia

II. La storia
L'oppressione fascista
La persecuzione nazista
La persecuzione fascista
Che cosa si sapeva in Italia della politica di sterminio?
Quale consapevolezza del pericolo avevano i soccorritori di ebrei?
Il pericolo cui andavano incontro i soccorritori
I figli di matrimonio misto si salvarono?
Gli ebrei sposati con "ariani" si salvarono?
Il soccorso ad altri clandestini in pericolo oltre che agli ebrei
Salvarsi mediante una fuga collettiva
Salvarsi grazie alla DELASEM
Episodi di soccorso da parte di diplomatici stranieri
Fuggire in Svizzera
La Resistenza e il soccorso agli ebrei
Gli ebrei nella Resistenza, una modalità di salvezza?
Il soccorso prestato dal mondo cattolico
Gli aiuti diocesani concessi alla DELASEM - L'ospitalità nelle case religiose a Roma e altrove - Parrocchie e sacercoti in soccorso degli ebrei - Reti cattoliche di assistenza - L'accoglienza nelle case religiose vaticane extraterritoriali o a statuto speciale

Collettività in soccorso degli ebrei (Rorà, Cotignola, Amandola, Bagnacavallo, Assisi)
Bambini salvati dalla Shoah
Comunità evangeliche in aiuto di ebrei
Nascosti negli ospedali e nelle case di cura
Evasioni rocambolesche
Rilasciati

III. I numeri
Demografia e pericolo considerato: dati oggettivi
L'universo dei salvi
Fattori decisivi per la salvezza - Geografia della salvezza - Principali (ma non tutte) modalità di salvezza e di autosalvezza - I salvi secondo l'età, il genere, la condizione socioeconomica
L'universo dei soccorritori

IV. Le persone
Due Giusti tra le nazioni raccontano
Storia di Elsa Poianella Bellio - Storia di Mario Canessa
I protagonisti raccontano come sono stati salvati: storie di autosoccorso
Disperdersi tra la folla [Dario Basevi] - Bambini soli nella tempesta [Saul Ventura] - Occultarsi in convento [Pietro Piperno] - Nascondersi sotto il letto durante la retata [Angelo Citoni] - Vivere da partigiana [Anna Maria Levi] - Discendere la Penisola in bicicletta [Enrico Levi] - Essere capo partigiano[Haim Vito Volterra] - Sconfinare in Svizzera [Aurelio Ascoli] - Ingannare le SS [Lea Loewenwirth] - Evadere durante la propria deportazione [Giorgio Sealtiel] - Correre via mentre arrestano la mamma e la nonna [Giuseppe Laras] - Fuggire in dodici senza separarsi mai [Liliana Treves Alcalay] - Mantenere le tradizioni ebraiche in condizioni estreme [Pnina Schotten Horowitz] - Scappare, da neonato, da un campo di internamento [Uri Breit] - Allontanarsi da una porta mentre le guardie entrano dall'altra [Emanuele Cohenca] - Salvarsi buttandosi dalla finestra [Giulia Sermoneta] - Salvare i bambini! [Reuven Campagnano] - Uscire indenni dal Collegio militare dopo la grande retata a Roma [Alberta Levi Temin] - Mimetizzarsi da malato in ospedale [Federico Sacerdote] - Uscire illesi dal carcere di San Vittore[Miriam Romanin Guetta] - Calarsi da un camion in corsa verso il campo di Fossoli [Giacomo Di Segni] - Salvarsi perché figlio di matrimonio misto [Luciano William Levi] - Girovagare per Roma elemosinando un ricovero [Clelia Menasci Efrati] - Essere partigiano a tredici anni [Adolfo Perugia] - Vagare da un rifugio all'altro [Dario Di Capua]
I protagonisti raccontano come sono stati salvati: storie di soccorritori
Una rete di maestranze e amici [Luisella Ottolenghi Mortara] - Colleghi di lavoro del papà [Laura Ravenna Tedesco] - Una portinaia [Vittorio Polacco] - Un vicino sconosciuto [Isacco Kostoris] - Un'impiegata e un rifugio segreto [Dino Molho] - Un'amica antifascista [Ada Levi Nissim] - Una tata e un caseggiato solidale [David Misrachi] - Tre eroici preti [Marcella Moresco Di Segni] - Un industriale [Noè Foà] - Una generosa folla anonima [Rosetta Sermoneta Ajò] - Un capostazione e una cliente di negozio [Corrado Vivanti] - Una suora coraggiosa [Ester Sonnino Limentani] - Un passante altruista e un federale indulgente [Riccardo Polacco] - Una casa di riposo evangelica [Carla Bachi] - Un valoroso primario ospedaliero [Eugenio Sonnino] - Una balia fedele e altri soccorritori [Lia Sacerdoti] - Le audaci suore di San Giuseppe di Chambery [Lia Levi Tas] - Una guardia di finanza [Giorgio Ajò] - Una banda partigiana e una famiglia montanara [Simonetta Luzzati] - Il console del Portogallo [Suzette Hodora Weissy] - Un sarto riconoscente [Cesare Mosè Finzi] - Un eroico interprete del carcere di Regina Cœli [Leone Sonnino] - Un generoso pretore [Enrica Amar Vigevani]
La storia di Erna Finci e della sua famiglia

Conclusioni
L'Italia nel cono d'ombra della Shoah
Elementi oggettivi in favore della salvezza
Strategie di salvezza messe in atto dagli ebrei
Due Italie: una ufficiale e una sommersa
Il soccorso da parte dell'antifascismo
Il soccorso da parte dei religiosi
Il punto di vista dei soccorritori
Il punto di vista dei contemporanei
In guisa di epilogo

Bibliografia

Indice dei nomi

Voce della critica

Picciotto lavorando presso il Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano (...) era nella posizione migliore per affrontare un tema che spesso è stato oggetto di strumentalizzazioni. Il ruolo dei salvatori di ebrei (...) è stato fondamentale nella salvezza di migliaia di ebrei in Italia e in Europa, ma esso ha assunto uno spazio soverchiante nel discorso pubblico giungendo a sopravvalutare o deformare vicende di salvataggio, e in alcuni casi ad inventare artatamente o a gonfiare clamorosamente casi di salvatori, trasformati in veri e propri “santi”. È questo, ad esempio il noto caso (...) del ciclista Gino Bartali: sul suo ruolo di salvatore non esistono effettivamente documenti scritti, solo alcune testimonianze orali non più verificabili.

La ricerca di Liliana Picciotto e dei suoi collaboratori ha ricostruito il destino di circa 10.000 salvati, un terzo dei sopravvissuti su suolo italiano, gettando luce sulle innumerevoli circostanze che consentirono a un numero considerevole di ebrei italiani di salvarsi. Picciotto dimostra chiaramente che il ruolo degli italiani nella salvezza fu rilevante, ma non può essere sopravvalutato e certamente nulla ha a che vedere con un supposto carattere degli italiani: stereotipo che appartiene esclusivamente al “mito del bravo italiano”. Il volume rimette tra l’altro al centro l’intraprendenza degli stessi ebrei italiani nelle strategie e nei percorsi della salvezza. E lo fa ricostruendo un’ amplissima casistica di situazioni, soprattutto con il ricorso a centinaia di testimonianze orali alcune delle quali sono proposte nel volume (...).

Salvarsi si sofferma particolarmente su due soggetti collettivi coinvolti con gradi diversi nel salvataggio degli ebrei italiani, per delimitarne il ruolo, specie nel primo caso: la Resistenza italiana e la Chiesa cattolica. Il volume mostra come il coinvolgimento della Resistenza partigiana nella salvezza fu del tutto marginale, se non attraverso la creazione di alcune reti o grazie all’iniziativa di singoli individui (...). Per quanto riguarda la Chiesa, molti conventi e parrocchie si aprirono in particolare a Roma e in altre città. Contò l’iniziativa di singoli membri del clero e talora di prelati. Non vi furono certamente tuttavia – e comunque non sono stati finora documentati – ordini di salvataggio da parte delle alte gerarchie e certamente da parte di Pio XII. (...).

Recensione di Simon Levis Sullam 

 

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Conosci l'autore

Liliana Picciotto

1947, Il Cairo

Liliana Picciotto (Il Cairo, 1947) è una storica italiana, specializzata nello studio della storia degli Ebrei in Italia nel periodo fascista e della repubblica di Salò.Laureata in Scienze Politiche, dal 1969 lavora presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano di cui è la direttrice dell'archivio storico. La sua opera più importante è la ricerca sulla deportazione degli ebrei dall'Italia sfociata, nel 1991, nella pubblicazione del volume Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia. 1943-1945, contenente l'elenco quasi esaustivo degli ebrei deportati dall'Italia ai campi di sterminio, ha ricevuto premi (Acqui Storia, menzione speciale Premio Viareggio) e riconoscimenti in numerosi Paesi, tra cui Israele. Ha pubblicato...

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