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Rollerball<span>.</span> Edizione speciale di Norman Jewison - DVD
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Descrizione


Nel 2018, in un mondo dove una gigantesca Corporazione è riuscita ad assicurare a tutti il benessere, l'aggressività repressa della popolazione trova sfogo in uno sport brutale che mescola il football americano con il pattinaggio a rotelle, l'hockey e il motociclismo. Un campione, idolo delle folle, entra in conflitto con i dirigenti.
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Dettagli

Stati Uniti
1975
DVD
Vietato ai minori di 14 anni
8010312027215

Informazioni aggiuntive

MGM Home Entertainment, 2015
20th Century Fox
116 min
Inglese (Dolby Digital 5.1);Francese (Dolby Digital 4.0);Spagnolo (Dolby Digital 2.0 - stereo);Italiano (Mono);Tedesco (Mono)
Portoghese; Svedese; Danese; Norvegese; Finlandese; Polacco; Olandese; Inglese; Tedesco
1,85:1
commenti tecnici
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Valutazioni e recensioni

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B.B.
Recensioni: 5/5

Una bella distopia di grande attualità. Un capolavoro ignorato. E' un film spesso ignorato o giudicato ingiustamente dalla critica, mentre a mio modesto avviso è un capolavoro del cinema distopico e fantascientifico che merita decisamente di essere visto. La sceneggiatura di William Harrison è ben scritta, molto attuale e ricorda quella di un romanzo alla Philip K. Dick o alla Anthony Burges; la sua colonna sonora è geniale e l'interpretazione di un giovane James Caan è di alto livello. Si tratta di uno di quei film che si prestano al cosiddetto "cineforum", su cui poter imbastire una discussione sull'attualità e il mondo che ci aspetta. In conclusione è un film invecchiato bene che consiglio soprattutto agli appassionati del genere. Non ho visto il rifacimento (remake) del 2002 e credo proprio che non lo vedrò.

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ataru moroboshi
Recensioni: 5/5

Classico della fantascienza anni '70 ambientato in un futuro non troppo lontano in cui le Corporazioni hanno sostituito i Governi nazionali e la Pace sociale è garantita da "panem et circenses" cioè dal benessere economico e da un gioco barbaro e feroce che da un lato dà la possibilità alle masse di sfogare la propria aggressività e dall'altro lato consente ai dirigenti di consolidare il consenso popolare per questo mondo di sogni materializzati in cui sono inutili tutti gli sforzi individuali e gli uomini non devono avere più sogni e ambizioni perchè hanno già tutto ciò che vogliono. Una volta la gente aveva la possibilità di scegliere fra tutte le cose utili e inutili mentre adesso fra la libertà e il benessere economico ha scelto il benessere economico. Ecco allora riproposto il tema dell'individuo schiacciato dal sistema che si ribella al volere delle autorità rivendicando per sè il diritto di decidere il proprio destino (vedi THX1138-L'UOMO CHE FUGGI' DAL FUTURO e LA FUGA DI LOGAN). In questo scenario in cui i libri sono stati rielaborati e dati in pasto a Zero, un super-cervellone allo stato liquido che raccoglie tutto lo scibile umano ma che (guarda caso) non si ricorda perchè esistono le Corporazioni (evidente il richiamo ai libri dati in pasto alle fiamme in FAHRENHEIT 451), spicca la figura del super-campione Jonathan che comincia a dare fastidio alle Corporazioni che decidono di farlo fuori perchè non è previsto che qualcuno possa essere più grande del Rollerball stesso. Il Rollerball è una violenza nata come valvola di sicurezza del sistema e Jonathan mette in discussione il sistema perchè afferma che il benessere economico non è libertà, che egli è un uomo e non un robot e che un uomo può lottare e vincere da solo. Il Jonathan che cancella il video dell'ex-moglie che per volere delle Corporazioni è ritornata fra le sue braccia dopo tanti anni solo per convincerlo a ritirarsi altri non è che lo Jena Plissken che cancella il nastro con incisa la formula da cui dipende il destino dell'umanità.

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Andy
Recensioni: 4/5

Un gran bel film, cupo e spettacolare, una storia che ha un senso non solo per il film stesso ma per una lettura della realtà dell'epoca. Se si prendesse spunto da questa filosofia anche oggi... ( e ho poi 27 anni!) Indimenticabile il finale, ti fa ulare anche a te "Johnatan!"

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James Caan

1939, New York

Attore statunitense. Si fa le ossa in teatro e in tv prima di approdare al cinema con una fugace apparizione in Irma la dolce (1963) di B. Wilder, e subito dopo con un ruolo importante in Un giorno di terrore (1964) di W. Grauman, accanto a O. De Havilland. Fisico atletico, si presenta come interprete ideale per ruoli d'azione come in El Dorado (1967) di H. Hawks o Conto alla rovescia (1968) di R. Altman. È protagonista di Non torno a casa stasera (1969) di F.F. Coppola, in cui si cala perfettamente nel personaggio svanito di un ex giocatore di football, sport da lui stesso praticato. Figura dai tratti somatici vigorosi, affina negli anni la sua recitazione, agli inizi un po' legnosa, e lavora in seguito, come protagonista o come comprimario di rango, in numerosi film, tra i quali Il Padrino...

John Houseman

1902, Bucarest, Romania

Nome d'arte di Jacques Haussmann, sceneggiatore, produttore e attore statunitense. In una vita che somiglia a un copione cinematografico, comincia a far parlare di sé, quando fonda, con il giovanissimo O. Welles, il Mercury Theatre, intraprendendo una carriera teatrale e radiofonica che mescola audacemente passione politica e senso dello spettacolo. La collaborazione con il «ragazzo prodigio» si conclude bruscamente a causa delle note vicende relative alla paternità della sceneggiatura di Quarto potere (1941), dalla quale il suo nome viene espunto. Ritornato alle produzioni teatrali, non abbandona completamente il cinema, riconquistando il successo come produttore negli anni '50. La sua ultima carriera, quella di attore caratterista, comincia quando vince l'Oscar come attore non protagonista...

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