Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

La rivolta conformista. Scritti sui giovani e il '68 - Nicola Chiaromonte - copertina
La rivolta conformista. Scritti sui giovani e il '68 - Nicola Chiaromonte - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 25 liste dei desideri
La rivolta conformista. Scritti sui giovani e il '68
non disponibile, ma lo cercheremo per Te!
11,40 €
-5% 12,00 €
11,40 € 12,00 € -5%
non disponibile, ma lo cercheremo per Te!
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
11,40 € Spedizione gratuita
Difficile reperibilità Difficile reperibilità
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
11,40 € Spedizione gratuita
Difficile reperibilità Difficile reperibilità
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
La rivolta conformista. Scritti sui giovani e il '68 - Nicola Chiaromonte - copertina

Dettagli

2009
1 gennaio 2009
168 p.
9788895919034

Voce della critica

Nel 1969 la rivista "Tempo presente" chiuse i battenti. Formano la presente raccolta vari contributi di Nicola Chiaromonte (suo fondatore, con Silone, nel 1956) per gli ultimi numeri, unitamente ad articoli, destinati a "La Stampa", e ad alcune lettere, soprattutto sulla questione arabo-israeliana (1966-67), che l'intellettuale lucano indirizzò alla giovane Anne Coppel. Come spiegato anche da Cesare Panizza nell'introduzione, Chiaromonte riteneva che la già decadente società occidentale fosse rimasta pericolosamente orfana del senso dell'autorità; e giudicava i giovani "contestatori" scesi nelle piazze dei conformisti, vittime del consumismo, sebbene pronti a seguire Sartre sulla strada di una confusa ed eclettica "protesta totalitaria". Non solo era ai suoi occhi "cosa turpe lusingare i giovani", ma gli sembrava altresì che questi ultimi dovessero d'urgenza "accordare i fatti con il linguaggio", invece di darsi a seguire da un lato Marx ("l'imperativo di cambiare il mondo sacrificando se stessi"), beninteso fuso con Freud ("l'imperativo di seguire il principio del piacere"), dall'altro gli eccessi spettacolaristici che, profetizzava, avrebbero solo riproposto con maggior forza la questione del principio d'autorità, inducendo i più ad appoggiare istanze autoritarie. Invocando un atto davvero estremo di denuncia verso l'ormai dilagante putrescenza culturale, Chiaromonte predicava allora una "secessione", anche solitaria. "La fine della guerra nel Vietnam non si ottiene con le manifestazioni sul campus", scrisse. Certo, però, ed è inevitabile pensarlo oggi, non si sarebbe ottenuta nemmeno con l'isolarsi degli spiriti nobili.
Daniele Rocca

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Nicola Chiaromonte

(Rapolla, Potenza, 1905 - Roma 1972) giornalista e critico italiano. Antifascista, rifugiatosi in Francia e negli Stati Uniti, nel dopoguerra diresse con I. Silone la rivista «Tempo presente». Critico teatrale del «Mondo» e de «L’Espresso», riunì i suoi scritti teatrali in La situazione drammatica (1959), quelli letterari in Credere e non credere (1971).

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore