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La ragazza del dipinto - Ellen Umansky - copertina
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ragazza del dipinto

Descrizione


Vienna, 1939. Mentre lo spettro della guerra terrorizza l'Europa, i genitori di Rose Zimmer cercano disperatamente un modo per lasciare l'Austria. Non riuscendoci, decidono di salvare almeno la loro giovane figlia. Rose viene così affidata a degli sconosciuti e portata in Inghilterra. Sei anni più tardi, quando la guerra è finalmente terminata, Rose tenta di ricostruire la propria vita devastata: si mette quindi alla ricerca di un quadro del pittore Soutine, appartenuto alla madre, e al quale la donna era legatissima. Sulle tracce di quel dipinto, diventato per lei quasi un'ossessione, Rose arriverà fino a Los Angeles e a Lizzie Goldstein, figlia di un famoso collezionista. Tra Lizzie e Rose nasce un'amicizia inaspettata, destinata però a interrompersi bruscamente quando le due donne si troveranno di fronte a una verità dolorosa: un segreto che ha a che fare con il quadro di Soutine e che è rimasto nascosto per tanti anni...
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Dettagli

3.0
2017
23 marzo 2017
349 p., Rilegato
9788822702111

Valutazioni e recensioni

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Fe.Mo.
Recensioni: 3/5

Di per sé non è scritto male e soprattutto la storia di Rose è coinvolgente. Ma con un titolo del genere uno si aspetta di ritrovarvi un dipinto che ritrae una ragazza non un fattorino d’albergo.

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Karina
Recensioni: 3/5

L'autrice ci regala una bella storia di due donne, legate tra loro da un dipinto, appartenuto a entrambe le famiglie. L'alternanza dei capitoli ci racconta la storia di Rose, nata alla fine degli anni Venti a Vienna e costretta a lasciare la sua casa a causa dei nazisti, e Lizzie, trentenne losangelina trapiantata a New York che torna a casa per il funerale del padre. Molto bella la parte riguardante la storia di Rose e la sua evoluzione fino al suo arrivo a Los Angeles. Tutti i personaggi che compaiono nella sua vita sono ben delineati e non si può fare a meno che affezionarsi. La storia di Lizzie è un po' meno appassionante, ma allo stesso tempo abbastanza ben strutturata. "La ragazza nel dipinto" è una storia coinvolgente, ben scritta e molto accurata nella parte di ricostruzione storica. Consigliato a coloro che amano i romanzi ambientati durante la seconda Guerra Mondiale e le belle storie.

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marina
Recensioni: 2/5

Le parti del romanzo che si svolgono nel tempo attuale spesso sembrano la parodia di "Sex and the City", con dialoghi più volte noiosi e superficiali, ricchi di "wow" e di qualche parolaccia di uso corrente, che evidentemente "fa moderno" (!). Nelle parti, invece, che si svolgono al tempo della seconda guerra mondiale e delle persecuzioni razziali - i capitoli sono continuamente alternati - c'è senza dubbio una maggiore capacità di agganciare il lettore, ma manca la profondità necessaria per evocare e rappresentare l'immane tragedia dell'olocausto nei suoi riflessi sui singoli personaggi. Ellen Umansky è al suo esordio nel campo del romanzo - e si vede - ma deve fare ancora molta strada per essere una vera grande scrittrice.

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Recensioni

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Voce della critica

“Perché é un cazzo di Manet! Perché é uno dei maestri dell’arte mondiale!… E poi é morto, quindi non può fare altri capolavori, il che vuol dire che il suo valore é destinato a salire“. (p. 69)

Cosa ci può essere in comune tra un’anziana signora di 70 anni di origini austriache e una donna americana di 38 anni di Los Angeles? Rose Zimmer durante la seconda guerra mondiale è solo una bambina e viene mandata in Inghilterra per sfuggire ai tedeschi che hanno invaso Vienna e depredato tutte le bellezze della città. Tra le cose rubate in casa sua c’è un quadro a cui lei e la sua famiglia sono molto legati: il Fattorino, dipinto da Chaim Soutine, impressionista simile a Modigliani, che ritrae un uomo giovane in divisa rossa con i bottoni dorati; il volto e gli arti sono allungati, le orecchie elefantiache. Il naso storto, una postura goffa e la testa grande rispetto al collo. I colori sono incredibili e cambiano a seconda della distanza di osservazione.

Negli anni successivi anni il quadro arriva in America dove viene acquistato dal padre di Lizzie Goldestein in California e anch’essa si innamora perdutamente del Fattorino, che purtroppo verrà nuovamente rubato.

Durante il funerale del padre di Lizzie, morto per cause naturali, le due donne fanno conoscenza, parlano del quadro e scoprono di avere diverse cose in comune. Tra loro nasce un’amicizia e una complicità inaspettata, ma sarà destinata a finire a causa di una scomoda verità che il fattorino si porta dietro da anni.

“Che ne sai tu della volatilità del mercato dell’arte? …  E comunque nulla é solo interessante. Le cose sono irritanti o meravigliose, stupide o piacevoli, affascinanti, belle o terribili. Cosa intendi per interessante?” (p. 203)

La ragazza del dipinto rappresenta un viaggio tra passato e futuro, in cui due generazioni completamente diverse tra loro convergono verso un denominatore comune: il dolore della perdita. Il romanzo è scritto proprio come un pittore dipinge un quadro: una pennellata per volta. Il Fattorino di Soutine infatti compare raramente nei primi capitoli quasi a fare da cornice al dramma del lutto e della guerra; con il passare del tempo e dei capitoli diventa invece protagonista indiscusso, mostrando la forza profonda dell’arte.

” Non c’é nulla di garantito. L’arte é arte. Deve essere qualcosa che ti piace. Come quel Soutine” (p. 69)

Recensione di Marco Cattaneo

 

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