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Recensioni Primo ballo (presenta Vinicio Caposella)

Recensioni: 3/5
Esce il 25 agosto "Primo Ballo" il sorprendente CD della BANDA DELLA POSTA su etichetta La Cupa distribuzione Warner Music Italy: polke, mazurke, quadriglie, paso doble e fox trot, valzer, tanghi e tarantella. Un vortice di musiche da ballo per sollevare l'umore e fare girare la testa. Questo disco, uscito nel 2013, è il primo lavoro da produttore di VINICIO CAPOSSELA ed è stato realizzato con la stretta collaborazione di "Asso" Stefana e Taketo Gohara.
Dieci anni dopo questa registrazione fatta per fissare un repertorio, una rinnovata attenzione circonda la musica popolare da ballo, ed è un motivo in più per ripubblicarla.
“Primo ballo” fu la prima piastrella sulla pista di un lungo percorso con questi meravigliosi e impassibili musicisti. Nel decennale della pubblicazione il nostro pensiero va a due dei suoi più indimenticabili protagonisti: Rocco Briulo, pittore e mandolinista sardonico, e Giuseppe Caputo “Matalena”, violinista, organista, proverbista, e ficcante umorista.
Che la loro Grazia e la loro distaccata e appassionata partecipazione alla vita ci possano accompagnare assieme alla loro musica.Con affetto, Vinicio Capossela e Banda della Posta tutta. Calitri, luglio 2023.
Nel testo di presentazione del 2013 Vinicio Capossela scriveva: “Lo sposalizio è stato il corpo e il pane della comunità. Il mattone fondante della comunità. Veniva consumato con il cibo e con la musica. Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a "sponzare" le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano. Un repertorio che era in fondo comune nell'Italia degli anni ‘50, '60, e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo "sposalizio" è stata la principale occasione di musica, incontro e ballo.
A Calitri, in alta Irpinia, qualche anno fa, un gruppo di anziani suonatori di quell'epoca aurea non priva di miseria, ha preso l'abitudine di ritrovarsi davanti alla Posta nel pomeriggio assolato. Montavano la guardia alla Posta, per controllare l'arrivo della Pensione. Quando l'assegno arrivava, sollevati tiravano fuori gli strumenti dalle custodie e si facevano una suonata.
Il loro repertorio fa alzare i piedi e la polvere e fa mettere ad ammollo le camicie sui pantaloni. Ci ricorda cose semplici e durature. Lo eseguono impassibili e solenni, dall'alto del migliaio di sposalizi in cui hanno sgranato i colpi. Per questo si sono guadagnati il nome di Banda della Posta.”
- Vinicio Capossela.
LINE UP Banda della Posta:
Giuseppe Caputo , "Matalena"- violino Franco Maffucci, "Parrucca"- chitarra e voce Giuseppe Galgano, "Tottacreta"- fisarmonica Giovanni Briuolo - chitarra, mandolino Vincenzo Briuolo - mandolino, fisarmonica Giovanni Buldo , "Bubù"- basso Antonio Daniele- batteria Crescenzo Martiniello, "Papp'lon"- organo Gaetano Tavarone, "Nino"- chitarre.)
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