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«'O Maé. Così mi chiamano i bambini di Scampia, così mi chiamano i giovani che vivono ai margini della legalità. Mi rispettano perché sono vero, perché sono legato al territorio e alla mia gente. E se posso aiutare i giovani che hanno voglia di cambiare, lo faccio.»
Filippo ha quattordici anni e abita a Scampia, dove la vita gli dà una sola possibilità: entrare nel Sistema, la camorra. Un pomeriggio, però, suo zio gli chiede di accompagnarlo alla palestra di judo di Gianni Maddaloni. Con il tempo, il judo gli insegna a guardare le cose in modo nuovo, e presto il ragazzo dovrà scegliere tra un destino segnato dal clan di Toni Hollywood e la speranza di una nuova vita di quello dei Maddaloni.
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Veramente un libro fantastico, mi sono emozionata
La storia (vera, seppure romanzata) è appassionante e ben raccontata, c'è molta azione e pochissimo sentimentalismo, anche nei momenti più toccanti. Molto consigliato. Importante e gradevole.
Ho iniziato il libro di Garlando con un po' di timore. Quando si parla ai ragazzi di legalità c'è sempre il rischio di essere retorici e poco incisivi. Uno scrittore che affronta questi temi si misura su un terreno facile perché l'argomento è di sicura presa per le insegnanti e il bacino delle scuole è ampio e poco incline alla critica estetica, ma nello stesso tempo la sfida è allettante: trasformare la cronaca in narrazione. Molti scrittori ci provano, pochi ci riescono. Lo stesso Garlando qualche volta ha fallito: sto parlando di "Camilla che odiava la politica", un libro di qualche anno fa, pesante, non riuscito, troppo didascalico che ho faticato a terminare. Ho appena abbandonato anche il libro di Luca Cognolato e Silvia del Francia "L'eroe invisibile" sulla vita di Giorgio Perlasca. Il secondo capitolo è micidiale: la sintesi di un manuale di storia delle scuole medie che annoierebbe qualsiasi studente. Ma fatemi il piacere! Questa volta Garlando c'è riuscito: il libro è veramente bello e scritto bene. I personaggi sono credibili e anche se la storia, in alcuni passaggi, è prevedibile si fa leggere tutta d'un fiato. L'ho terminato in due giorni. Un libro da leggere e da far leggere. Bravo Garlando, già famoso per la serie Gol, che questa volta mette a segno una mossa di judo riuscita.
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