Scrittrice, drammaturga e traduttrice italiana, Isabella frequentò per due anni l’Università di Napoli iscrivendosi prima a filosofia e poi a legge. Si sposò a 19 anni ma si divorziò per risposarsi con il poeta britannico Alec Smith prima ed Eduardo De Filippo poi, con cui rimase fino alla morte.
Tra il 1938 e il 1940 cominciò ad interessarsi di teatro e fece parte, come attrice e allieva, della compagnia di Anton Giulio Bragaglia. Collaborò con il «Corriere d'Informazione» di Milano recensendo libri e traducendo racconti di autori anglosassoni. Collaborò anche con la RAI, per cui scrisse racconti e commedie teatrali.
Nel 1959 scrisse il romanzo La bambina che venne dal mare, pubblicato a puntate sul «Corriere dei piccoli». Nel 1960 il racconto Lo schiaffo, che vinse il Premio Rieti, ispirò uno sceneggiato televisivo. Scoprì, nella biblioteca dell'Antislavery Society di Londra, un racconto inedito di Mark Twain: Il soliloquio di re Leopoldo, che tradusse nel 1960.
Nel 1985 scrisse Eduardo, pensieri, polemiche e pagine inedite. Nel 2001 pubblicò Si cucine cumme vogli'i e infine In mezzo al mare un'isola c'è.
Negli ultimi anni della sua vita fu vicina ai detenuti del carcere di Rebibbia e li sostenne nel loro percorso teatrale insieme con la compagnia Liberi Artisti Associati.