L' uomo di carta

La scrittrice ci ha abituato a thriller solidi e "gialli'" ma con venature di soprannaturale che si dipanano in maniera coerente e non intrusiva rispetto all'impianto di logica didattica. Anche in questo caso, il mix funziona perfettamente, sebbene il "soprannaturale' rimanga qui in sottofondo per aumentare l'alone di mistero e l'atmosfera cupa della cittadina (una congrega di donne che si considerano streghe, antiche maledizioni che si tramandano da un lago nei boschi), ma senza incidere sul finale pienamente logico e realistico da classico "whodunit". La narrazione sui due piani temporali si intreccia bene senza confusioni ed anzi, in genere, anticipando cronologicamente i fatti rilevanti per il successivo capitolo nel periodo attuale (senza dunque quei continui flashback o modifiche dell'io narrante oggi di moda ma che spesso infastidiscono e frammentato inutilmente la fluidità della trama per il lettore). A mio avviso consigliato anche per (e nonostante) il prezzo assai modico, che ne aumenta l'eccellente rapporto fra costo e qualità del contenuto.

Thriller pieno di suspance e mistero dall'inizio alla fine, dove il vero colpevole è davvero difficile da individuare. Ottime le descrizioni dei personaggi, a cui ci si affeziona immediatamente. L'ho divorato in pochissimi giorni perché è impossibile lasciare la lettura una volta iniziata. Complimenti a Sharon Bolton che ha saputo scrivere un thriller ottimo.

Un thriller inquietante e ricco di colpi di scena, che si sviluppa su due piani temporali, prima nel 1969 poi 1999, anni in cui un serial killer rapisce e uccide alcuni ragazzini, lasciando strane tracce. L'indagine di una giovane agente, si scontra coi tabù della piccola cittadina del Nord dell'Inghilterra, con riti esoterici di una congrega e l'opposizione di una setta massonica...