«Irène Némirovsky, rifugiatasi con la famiglia in Francia in seguito alla Rivoluzione Bolscevica, tesse nel ghiaccio della Russia e nelle nebbie parigine queste sue pagine tese, introspettive, sorprendenti.» - Il Sole 24 Ore
La vecchia nutrice Tat'jana Ivanovna ha consacrato la propria vita a educare i figli della nobile famiglia Karin. Quando la rivoluzione russa travolge il suo mondo, li segue prima a Odessa, poi a Parigi, nel piccolo quartiere di Ternes. Qui i sopravvissuti di un mondo scomparso si aggirano, appunto, "come le mosche d'autunno"... Un piccolo capolavoro in cui l'intima sensibilità e il sapiente tocco dell'autrice fanno rivivere la poesia e la nostalgia delle migliori pagine di Anton Cechov.)
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