Danzeranno gli insetti

Sonia Lambertini dispiega su carta il suo sguardo acuto, disincantato e demistificante, spesso in equilibrio tra esistenza e morte. Poesia criptica, ad alto peso specifico, resa magnetica e sempre elegante da uno stile minimale, talvolta affilato, capace di tracciare intarsi dalle geometrie inusuali e sorprendenti. Una gemma.

Danzeranno gli insetti e porteranno clamore, in un fremito di antenne e minute zampette indovineranno il ritmo necessario, l’eco, per cantare, senza farci paura, la morte. La raccolta poetica di Sonia Lambertini è prodigiosamente lucida, ogni singola poesia si mantiene in equilibrio perfetto su un unico filo conduttore, un filo sapientemente condotto, potente in ogni verso. Ogni parola diventa particella infinitesima destinata a sondare, diventare l’eco dell’intero sistema vascolare umano, a far parte delle sue improvvise accelerate, dei movimenti legati alla respirazione, degli inciampi, dei suoi prescritti fallimenti. I versi sono esatti, puliti, niente è superfluo. Non esistono eccessi poetici, uso di metafore stucchevoli. Sonia scava senza creare sovrastrutture precarie. Con passi certi, di chi conosce e consapevolmente si muove su un terreno ai più insolcabile, per i più pauroso, ci consegna senza cautela alla materia impoetica del gelo e della morte. Contro ogni estetica, intuiamo la freddezza e il pallore dei corpi, dei denti, le protesi che ci supportano, il luccichio gelido delle lame. Il poeta in questa brillante raccolta d’esordio ci rimette all’apoetico del nostro destino. Non si scherza tra queste pagine pregevoli, anni, di cure corporee ed extracorporee, sono indagati e risolti nelle sue magnifiche poesie. Danzeranno gli insetti e ci diranno delle cose che circondano, che si posano, sui corpi, delle luci asettiche, degli occhi che si affidano, di quelli che si chiudono per non vedere, dei boschi in cui esercitare la propria solitudine. Bellissime, infatti, le poesie ispirate al libro di Bernhard, Gelo. Ogni singola poesia ha un suono cristallino, ha in sé la vita da vivere che scorre in ogni prezioso momento, la vita che suona quale sottrazione alla certezza, al rigore matematico della morte, trovo che la raccolta sia imperdibile.