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Anno edizione: 2012
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Un bellissimo libro. Per alcuni giorni ho solo pensato di arrivare alla fine del romanzo. E' un romanzo tosto, amaro, la disillusione che ognuno si porta addosso. Un libro di una straordinaria attualità. Sulla storia di Mauro, Gloria, Federica si scaricano le badilate di fango della nostra socità, una società a pezzi, che si dibatte per non affogare nel mare dei suoi mostri. Mostri ovunque, il potere dei politici che ti governa e ti rende servo se vuoi lavorare, l'opinione pubblica dei benpensanti, che ti morde ai fianchi e non molla fino alla morte, il potere del male assoluto, la mafia. E la fine totale di ogni valore etico dell'individuo. Per soldi arriva a commettere ogni nefandezza. Il nostro Paese, ne convengo con l'autore, è in coma. Mauro Casagrande è un eroe, un eroe bello perché si è messo da parte dalle luci della ribalta, un eroe perché affronta il dolore dentro se stesso senza disperazione. Un eroe perché affronta il male della mafia, lottando fino alla fine, con il coraggio di un uomo e la purezza di un bambino. Mauro Casagrande è un eroe che fa tenerezza.
La geografia delle piogge di Paolo Grugni è un libro piacevole da leggere. La scrittura è semplice, scorrevole ma emozionante. Lo scrittore fa narrare la storia al protagonista Mauro Casagrande che, stanco della sua realtà di giornalista d'inchiesta, molla tutto e si mette a vendere libri usati online. Sembra avere ritrovato un po' di serenità ma la sua vita viene stravolta da avvenimenti esterni che lo toccano da vicino. Lo zio è preso di mira dalla ndranghetà e poi... Federica, la sua fidanzata che è un avvocato gli chiede aiuto per un processo affidato a lei: si tratta della difesa di una donna accusata di avere ucciso il figlio nato idrocefalo. Mauro vorrebbe volentieri sottrarsi a questi impegni che la vita gli pone davanti, svicolare, dissolversi nel nulla ma (suo malgrado) si sente coinvolto. Si rende conto che deve aiutare suo zio Nino a uscire fuori dal tunnel e attivarsi per non fargli togliere il bar (frutto dei sacrifici di una vita) ma tentenna... non sa cosa fare. Alla fine fa la cosa giusta: si rivolge all' Associazione Antiracket e Ruggeri (il presidente dell'Associazione) convincerà lo zio a denunciare. E poi... Federica che lo rende partecipe del suo processo. E poi il socio bibliotecario che lo stressa con i suoi problemi famigliari. Tutti noi (per esperienze personali) sappiamo quanto sia difficile sbrogliare la matassa della vita quando si devono prendere urgentemente delle decisioni che ci riguardano da vicino. Il messaggio dello scrittore Grugni è chiaro, bisogna dare ascolto alla propria coscienza e agire sempre nella legalità anche se comporta fatica, anche se la paura serpeggia nelle vene. Non bisogna fare come lo struzzo che nasconde la testa nella sabbia.
Il protagonista è un ex giornalista di successo, Mauro Casagrande, che a un certo punto della vita, quasi sconsolato, si ritira dalla professione e si mette a vendere online libri usati, scovati nelle cantine o soffitte di gente che non sa che farsene. Ma la vita prosegue e lo attanaglia di nuovo in tre vicende che indirettamente lo interessano. La compagna, avvocato, dovrebbe difendere una donna accusata di infanticidio, avendo ucciso il figlio appena nato, con un grave handicap. Lo zio, proprietario di un bar a Paderno Dugnano, è sottoposto da anni al pizzo da un boss della ndrangheta. Il collega della vendita di libri è in grave crisi con la moglie. Interessante è invece la passione di Mauro per i biglietti ritrovati nei vecchi libri o le dediche sulla terza pagina: addirittura pensa di stamparne un libro. E, infine, la presenza quasi inquietante del cane che accompagna Mauro dove ogni volta la presenza di cani è vietata.
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