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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2013
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Fare controinformazione, per informare. Il saggio-inchiesta di Fabio Sebastiani è opera che narra la Fiat come mai la racconteranno i telegiornali padronali (dunque tutti) e i servizi giornalistici - la maggior parte di quelli che imposti - della verità a strappo e/o di comodo. Fabio Sebastiani, l'autore del saggio che è inchiesta dove si leggono e rileggono pensieri e parole scritte della proprietà e della dirigenza della 'famiglia' per antonomasia, da anni s'occupa di cronaca sindacale per Liberazione ma non solo e segue quanto conosce la storia e le vicende che accadono al mondo del lavoro - più esattamente quasi sempre a discapito di lavoratrici e lavoratori, sulla e nella loro pelle; Sebastiani, da anni, tiene sotto controllo volontà, per esempio, e trasformazioni immaginate e sperimentate dalla Fiat oggi di Marchionne. Non a caso, insomma, sottotitolo al lavoro è "La Fiat secondo Sergio Marchionne". Che, innanzitutto, Fabio Sebastiani inquadra col suo obiettivo il passato della Fabbrica Italiana Automobili Torino. Perché dalla sua fondazione, ovvero nell'anno di loro signor 1899, questa azienda è stata rappresentativa e rappresentante dell'Italia nel mondo, nonostante qualche decennio or sono non fosse il tempo specifico delle multinazionali e la 'fabbrica italiana', sempre per antonomasia, non s'interessasse più di tanto, nonostante alcuni sforzi visibili e da sottolineare, a farsi fotografare quale sigla universale e per pudore non tiriamo fuori dal cassetto gli scatti dove un Agnelli fa a braccetto con Mussolini. Il giornalista dice allora delle giornate dove era amministratore Valletta. Chi ricorda la marcia che tutti dicono dei Quarantamila? Se pur erano, quegli impiegati, molti meno di quarantamila? b! Nunzio Festa
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