Eudeamon

E' un libro che mi ha poco emozionato. La storia, ambientata in un ipotetico futuro, descrive una società immaginaria e perfetta dove i criminali vengono condannati a vivere in delle speciali tute con le quali gli stessi vengono isolati dal mondo e controllati da server che ne condizionano tutta la loro esistenza. L'isolamento porta questi esseri e la protagonista in particolare, ad un viaggio mentale interiore, di tipo allucinogeno che sfocia in una visione e scambio reciproco d'amore con un'entità che corrisponde all'Io intrinseco del personaggio. La limitazione della storia è proprio nel voler scambiare queste esperienze allucinatorie e di isolamento,come un rapporto di amore con il proprio Io, sebbene credo si tratti di egocentrismo e di rifiuto nel rapportarsi con il mondo esterno. Lo stilo narrativo mi è sembrato poco ricercato e semplice, piatto nello svolgimento, senza deragliare mai da una narrazione lineare che non ha caricato mai la mia lettura di emozioni.

E' il primo libro di fantascienza che leggo ed è stata una delusione. Avevo trovato i commenti - eccetto uno - molto validi e con un alto punteggio. La storia non è ben strutturata e non mi ha appassionato.

Ho conosciuto 'Eudeamon' per caso, tra gli stand della Fiera del Libro di Torino mi fu consigliato con un tale entusiasmo da farmi decidere all'acquisto, ed ora posso dire che le lodi erano meritate. Se la prima parte si concentra sulla "prigionia interiore" della protagonista, descrivendo ottimamente il senso di soffocante isolamento ed impotenza in cui si ritrova, la seconda parte si concentra sulle basi stesse della psiche umana aprendosi (con un colpo di scena inaspettato) alla pura essenza dell'amore. Descrivendo una distopia che nasconde in se il suo speculare riflesso, il romanzo pone importanti temi di riflessione sul futuro della società umana e sul rapporto tra uomo e tecnologia.