L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 6,36 €
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Giannettini è figura centrale in quanto si coglie in lui l'essenza del rapporto dell'universo neofascista con i poteri dello Stato che lo stipendiarono per avere informazioni o per produrle su fatti che già conoscevano e l'archetipo di quella figura di informatore occulto di cui può esser considerato modello declinabile poi per una serie di altri personaggi imputati in processi connessi. Una tesi quindi che finisce per privilegiare l'idea che la strategia della tensione sia stata il disegno eversivo complessivo di apparati deviati dello Stato e non invece il risultato di uno spontaneismo armato che invece i processi ad Ordine Nuovo hanno dimostrato essere l'assioma sia pure remoto di intelligenza di tutto il fenomeno. L'obiettivo era la svolta autoritaria di tipo greco o cileno e per questo occorreva creare le condizioni di emergenza sociale giustificatrici dell'intervento dell'esercito, ma la tesi non convince perchè la elaborazione sistematica della informazione giudiziaria sul fenomeno ha dimostrato la maggiore plausibilità della teoria sullo spontaneismo neofascista. Ed è proprio su questo punto che l'autrice descrivendo il rapporto fra Giannettini e Freda come un contatto interpretabile in funzione organizzativa per Al Fatah in Italia rende credito ad una tesi che invece il giudice ha bocciato valutandola come l'alibi dell'editore imputato nel processo per la strage e la prova del tentativo di affabulare la logistica della preparazione terrorista (i timer, le borse) come un non credibile accordo con agenti arabi in Italia, quando invece la sentenza definitiva della Cassazione ha finalmente tracciato la razionalità finale di questa strage e del ruolo che la Corte ha attribuito alle organizzazioni neofasciste spontanee ed ai suoi pericolosi eroi solitari e autonomi capaci, questo si, di colludere con personaggi pronti a tacere delle stragi per averne poi vanto nella successiva era del colpo di Stato, quello che effettivamente costituì l'obiettivo comune.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore