A Mosca l'ultima volta. Enrico Berlinguer e il 1984

Lettura molto interessante e alla portata di tutti. Offre un valido spaccato della situazione italiana e internazionale della metà degli anni Ottanta e in particolare del 1984. E cosa ancora più interessante è che lo spaccato della situazione viene da un punto di vista che non è il solito resoconto storico, ma da una persona che determinate cose le ha vissute in prima persona. Affascinante la figura di Enrico Berlinguer che emerge da questo testo.

Il libro, di facile lettura, offre un inedito ritratto di Enrico Berlinguer. Il primo capitolo è una panoramica sul contesto storico e politico del 1984. Il secondo capitolo è un resoconto scorrevole e simpatico dei momenti trascorsi a Mosca da D'Alema e Berlinguer in occasione dei funerali di Andropov. E' la parte più bella del libro. Da questo capitolo emerge la figura esplosiva di Sandro Pertini e il carisma di Enrico Berlinguer. Nella parte finale del libro D'Alema traccia il profilo dell'ultimo Berlinguer, di grande capo della sinistra italiana prigioniero dell' ideologia, intrappolato nella ricerca di una terza via al comunismo (l'eurocomunismo) in un contesto che vede, da una parte, Craxi e le sue spinte prima riformatrici e poi autoritarie, e dall'altra la DC.

Di facile lettura, il libro raccoglie memoria, politica e aneddoti, lasciando trapelare l'affetto per un grande leader della sinistra italiana: Enrico Berlinguer. Non è riservato ad un pubblico di esperti, ma per essere apprezzato pienamente, presuppone la conoscenza del contesto storico e politico.