Io sono vivo, voi siete morti. Un viaggio nella mente di Philip K. Dick

Un Carrère non ancora molto conosciuto ci racconta la vita pazzesca di uno dei più grandi scrittori di fantascienza, Philip K. Dick. Universalmente conosciuto per aver scritto ciò che poi Ridley Scott ha trasformato in "Blade Runner", Philip K. Dick non ha certo avuto una vita facile. La morte di sua sorella gemella e le continue peregrinazioni da una parte all'altra della costa ovest degli Usa con sua madre, ipocondriaca e depressa cronica, hanno segnato la sua infanzia. Cinque matrimoni ed una produzione letteraria infinita ma non riconosciuta di livello hanno caratterizzato la sua età adulta. Il successo economico è arrivato solo con i diritti cinematografici di Blade Runner, quando ormai la vita di Dick volgeva al termine. Ma più interessante di tutto è leggere il tipo di vita che viveva Dick, le sue paranoie, i suoi deliri, le sue malattie e dipendenze. I tentativi di suicidio, le amicizie, le debolezze, le grandi visioni di cui era vittima ed artefice al tempo stesso.  Carrère ci presenta un personaggio complesso ed affascinante, che ha segnato la vita letteraria di Carrère stesso e di molti altri autori contemporanei.