L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Titolo: L'immagine-tempoAutore: Gilles DeleuzeEditore: ubulibriData: 1993In brossura. Segni del tempo lievi visibili anche in foto. Non comune
(recensione pubblicata per l'edizione del 1989)
recensione di Tomasi, D., L'Indice 1989, n. 9
"L'immagine-tempo" va letto e meditato non come un'opera a sé stante, pensi come la continuazione del precedente "L'immagine-movimento" (edito sempre da Ubulibri, nel 1984). I due volumi costituiscono infatti un'unica e generale riflessione sulla storia del cinema - pur non essendo una "storia del cinema" - da un inedito e originale punto di vista teorico: quello filosofico. Lo stesso Deleuze, concludendo la sua fatica, tende a precisare la specificità del suo approccio quando scrive che "il cinema stesso è una nuova pratica delle immagini e dei segni, di cui la filosofia deve fare la teoria in quanto pratica concettuale. Perché nessuna determinazione tecnica, n‚ applicata (psicanalisi, linguistica), n‚ riflessiva è sufficiente a costituire i concetti del cinema stesso". L'approccio filosofico di Deleuze non commette però l'errore di dimenticare i precedenti contenuti elaborati da quelle stesse discipline da lui considerate insufficienti: la psicoanalisi, la linguistica e la semiologia, oltre, naturalmente, alla teoria del cinema. Ne risulta così un'opera ricca e articolata, in grado di definire il suo oggetto da molteplici prospettive senza tuttavia disperdersi lungo strade secondarie, ma al contrario sapendo ricondurre sempre il discorso a quelle ipotesi filosofiche di partenza il cui nocciolo sta nel Bergson di "Materia e memoria" (1896). Pur con la cautela che è necessaria ogni qual volta ci si trova a valutare opere che percorrono strade diverse da quelle usuali, possiamo dire che l'impressione è quella di trovarsi di fronte a un testo chiave. Causa prima di questa impressione è il modo in cui Deleuze interpreta l'essenza del cinema che "ha come obiettivo più elevato il pensiero nient'altro che il pensiero e il suo funzionamento ". L'immagine-tempo non è che l'immagine caratterizzante il cinema moderno. Se l'immagine-movimento, quella del cinema classico, subordinava il tempo al movimento, l'immagine-tempo rovescia tale condizione. Dal Neorealismo in poi le situazioni non si articolano più in azione e reazione. Sono pure situazioni ottiche e sonore (opsegni e consegni) "in cui il personaggio non sa come rispondere, spazi in disuso in cui smette di sperimentare e agire". Ma ciò che il personaggio del cinema moderno ha perso in azione ha guadagnato in veggenza. Ora il personaggio "vede, cosicché il problema dello spettatore diventa 'che cosa c'è da vedere nell'immagine"'. Per Deleuze l'immagine-tempo è proprio il correlato dell'opsegno e del sonsegno. "Quell'immagine non si è mai manifestata meglio che nell'autore che ha anticipato il cinema moderno, fin dall'anteguerra e nelle condizioni del muto, Ozu: gli opsegni, gli spazi vuoti e sconnessi, si aprono sulle nature morte come pura forma del tempo".
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore