Il fuggiasco

Il libro è ironico e scritto bene. Contiene anche pagine angoscianti, come quelle del bambino perso (e mai più ritrovato) sul metrò di Città del Messico. Ma la domanda vera che uno a un certo punto si pone è: perché sta fuggendo? Per che cosa è stato condannato? E soprattutto: perché non ne parla mai? Non so se sia una scelta editoriale o dettata da motivazioni legali. Ma dopotutto Carlotto scappa dalla condanna per avere ucciso una giovane donna. Neanche una parola? Neanche una spiegazione sulla falsità delle accuse? Neanche una riga per spiegare perché non ne parla? Solo l'editore alla fine ha creduto utile aggiungere per il lettore un resoconto sulle fasi finali della vicenda giudiziaria. Ma delle fasi iniziali: nulla. Posso dire che questa scelta mi sembra vagamente inquietante? O perlomeno davvero molto innaturale?

Conoscevo Carlotto solo per un altro romanzo. Non conoscevo la sua storia, pur essendo appassionato di storia italiana. Questo è un romanzo autobiografico che si legge di una giornata, crudo come solo la realtà può essere, ma profondo per come l’autore affronta molti temi.

Racconto autobiografico dell'autore al centro di un incredibile caso giudiziario. Scritto bene e talvolta ironico nonostante la drammaticità delle situazioni e degli eventi. Interessante, fa riflettere. Consigliato.