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Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria - Michela Murgia - copertina
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Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria
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Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria - Michela Murgia - copertina

Descrizione


Nel gennaio 2006 Michela Murgia viene assunta nel call center della multinazionale americana Kirby, produttrice del "mostro", l'oggetto di culto e devozione di una squadra di centinaia di telefoniste e venditori: un aspirapolvere da tremila euro, "brevettato dalla NASA". Mentre, per trenta interminabili giorni, si specializza nelle tecniche del "telemarchètting" e della persuasione occulta della casalinga ignara, l'autrice apre un blog dove riporta quel che succede nel call center: metodi motivazionali, raggiri psicologici, castighi aziendali, dando vita alla grottesca rappresentazione di un modello lavorativo a metà tra berlusconismo e Scientology. Un racconto sul precariato in Italia, che fa riflettere, incazzare e, miracolosamente, ridere. Fino alle lacrime. Questo primo romanzo dell'autrice sarda ha ispirato il film di Paolo Virzì, "Tutta la vita davanti". Con una nuova postfazione dell'autrice.
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Dettagli

2010
Tascabile
1 luglio 2010
144 p., Brossura
9788876381928

Valutazioni e recensioni

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Ale1761
Recensioni: 5/5

Assolutamente da leggere, esordio di Michela Murgia che da qui spiccherà il salto!

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Antonella
Recensioni: 4/5

Scritto nel 2006 su un blog, poi pubblicato, poi accompagnato da una postfazione del 2010. Fa sempre un certo effetto rendersi conto della tabella di marcia di un libro e della sua pubblicazione. Soprattutto fa effetto rendersi conto che nonostante i dodici anni, piuttosto che combattere, abbiamo dimenticato del precariato. Come se si potesse sempre peggiorare, sempre però con l’attitudine a fingere che ogni cosa sia al suo posto. Questa storia nasce nella forma di post, e conserva una certa immediatezza della comunicazione da blog, forse, anche una certa forma grafica. E direi che anche l’attitudine al semplificare il ragionamento con liste ordinate sia contributo della forma. Il libro sarebbe difficile da immaginare in altro modo. Questa storia fa effetto perché consente di addentrarsi a fondo nel sistema “a piramide”, nell’economia che sfrutta e lucra su chi viene assunto. Fa effetto perché la racconta una voce terribile, ironica e capace, ma terribile. Sì. Perché la Murgia dispensa poca pietà e molto livore. Questa sua disposizione è uno degli aspetti che ho più apprezzato del libro: perché esce fuori dalla retorica, dal pietismo, e ci sbatte in faccia la realtà, con rudezza anche. Uno dei momenti più terribili è stato quando Camilla (l’alterego) ha dovuto assistere al crollo psicologico di un suo collega, un uomo licenziato e che per il suo licenziamento sente di aver perso dignità e scopo. La Murgia lo racconta con forza, buca la pagina, ma si lascia trasportare soprattutto da una rabbia indignata; allora si rivolge a una nuova arrivata del call center e le dice che mai, mai dovrà permettere che la riducano così.

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Teddy
Recensioni: 3/5

Si tratta in realtà della trasposizione in volume del blog che la Murgia tenne durante la sua esperienza in un call center di vendita. La giovane scrittrice sarda non aveva ancora vinto il Campiello, ma già si vede la ferocia e la rabbia che contraddistingue il suo stile, pur con una tendenza all'ironia che serve soprattutto da maschera. La Murgia starà poco più di un mese nel ruolo di telefonista, ma analizza con perspicacia le strategie di vendita e di violenza psicologica del sistema Call Center. Non solo verso i destinatari delle telefonate e dell’attività di vendita, anche se sotto mentite spoglie (prova omaggio), ma anche verso gli operatori stessi, che alla fine lavorano per quattro sghéi. Importante, e a tratti anche divertente.

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Conosci l'autore

Michela Murgia

1972, Cabras

Michela Murgia è stata una scrittrice, intellettuale e conduttrice radiofonica (Radio Capital) sarda. Nel 2006 ha pubblicato con Isbn Il mondo deve sapere, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede, nel 2009 il romanzo Accabadora con cui ha vinto l'edizione 2010 del Premio Campiello, nel 2011 Ave Mary (ripubblicato nei Super ET nel 2012), nel 2012 Presente (con Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta) e nel 2012 il racconto L'incontro. È fra gli autori dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu e Paola Soriga), i...

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