Mille e 1 no al parto cesareo. Amniocentesi, episiotomia, peridurale. Introduzione farmacologica

Sono l'autore, e non scrivo per inviare un commento, ma semplicemente per ringraziarvi della diffusione e dirvi che il mio "MILLE e 1 NO al PARTO CESAREO" ha vinto il prestigioso Premio Internazionale "Cesare Pavese 2007 - Sezione Medici". La Giuria era composta da membri dell'AMSI ( Ass. Medici Scrittori Italiani ) e dall'UMEM ( Union Mondial Ecrivains Medicine ), e tale Premio mi ha ridonato nuove energie per combattere una battaglia durissima ( basti dire che non ho trovato in tutt'Italia NESSUN ginecologo e NESSUNA ostetrica che abbia voluto concedermi una sua presentazione al libro !!! ), ma che vale la pena di essere combattuta. La medicalizzazione eccessiva porta danni e sprechi, e in gravidanza induce la gestante a vivere il suo stato come una patologia, e questo va a discapito - ovviamente - anche del bambino. Sarebbe ora di fare non uno, ma più passi indietro, e invece - oggi come oggi - ci sono delle "equipe" che pretendono di insegnare alla donna come mettersi, come respirare, come e quando spingere, e così via, spersonalizzando completamente la malcapitata, che anzichè essere li protagonista principale del SUO parto, ne diventa l'ultima comparsa ...! Un grosso in bocca al lupo a tutte le gestanti e le partorienti, chè ne hanno davvero bisogno per i modi BARBARI in cui si pretende ancora di far partorire in Italia ( all'estero stanno tornando da anni verso metodi di parto attivo e parto in acqua, anche a domicilio, mentre noi continuiamo ad aumentare all'infinito la percentuale di donne cesarizzate ). Concludo affermando che - e lo dico con grande amarezza - una buona fetta di colpa ce l'hanno anche le stesse donne, non solo quelle che ( molto disinformate ) chiedono direttamente il cesareo, ma anche quelle troppo remissive ed accondiscendenti nel seguire passivamente le indicazioni( mediamente PESSIME ) che vengono loro suggerite o imposte. Una "RIVOLUZIONE" non può prescindere dal loro impegno... Cordiali saluti, Massimo Pietrangeli

Cesareo solo per vere urgenze e non consequenziale a precedente cesareo. Fare un cesareo oggi per urgenza, non significa doverne obbligatoriamente farne un altro anche domani solo perche' se ne ha uno alle spalle.L'OMS consiglia alle precesarizzate di partorire vaginalmente. Pietrangeli è un educatore perinatale che spiega i rischi del cesareo programmato: morte e lesioni gravi neonatali, morte materna,rischio di infezioni maggiori, ripresa piu' lenta e dolorosa che il parto naturale. Pietrangeli spiega inoltre le posizioni da assumere per evitare una sofferenza fetale, un cesareo ed un'episiotomia: bisogna aiutare anche con la gravita' il bimbo a scendere attraverso il canale del parto e quindi cercare di NON STARE ASSOLUTAMENTE SUPINA in quando cosi' si comprime l'osso sacro che deve dilatarsi per permettere il giusto passaggio per il bimbo, quindi bisogna stare in piedi o accovacciate in ginocchio davanti ad un divano, in modo che il bacino stia piu' in alto delle gambe e che l'osso sacro non venga compresso, cosi' si facilitera' la dilatazione, la formazione del passaggio adatto al bimbo e si eviteranno EPISIOTOMIE , cesarei e sofferenze,morti materne e neonatali. Un consiglio: regalate al vostro reparto di ginecologia ed ostetricia una copia di questo libro, e forse il vs. parto sara' piu' naturale!