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Opera rara e libro da leggere e da custodire sugli scaffali della vostra biblioteca. Consigliatissimo!
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Una piccola raccolta di brevi racconti che va ad arricchire la più nota produzione di uno scrittore eclettico come Edgar Allan Poe. Si tratta di alcune burle e alcune parodie di certi modi di essere e di pensare propri di alcune categorie di persone, dal giovane narciso che s'innamora a prima vista, al direttore di giornale, fino allo scrittore americano tipo ammaliato dal mito del progresso. In particolare, il più godibile dei racconti si intitola The Spectacles. Comparve sul "Philadelphia Dollar Newspaper" nel maggio del 1844. Con pungente ironia, Poe descrive la caduta di un giovane di belle speranze nelle trame di quella che si scoprirà essere una sua trisavola. Il giovane è il prototipo di chi si ferma alla pura apparenza, convinto che tra aspetto esteriore e interiore esista una perfetta aderenza, imbevuto come è di un ideale classico. Leggiamo la descrizione della prima apparizione dell'oggetto amato: "La testa, di cui scorgevo solo la nuca, rivaleggiava in eleganza di contorni con quella della greca Psiche, e un'elegantissima acconciatura di gaze aérienne, invece di nasconderla le dava rilievo". Il giovane, dunque, tutto preso d'amore, in soli due giorni decide di chiedere in moglie la fanciulla padrona, si dice, di un ingente patrimonio. Solo dopo le nozze scoprirà trattarsi di una pluriottantente, tenuta insieme dai belletti e dai bustini, che lui, a causa di una grave miopia e di un paio di occhiali sbagliati, aveva confuso con una beltà straordinaria. Tra le risate degli amici, la morale è presto colta. Mai credere alle apparenze, tanto più se a quelle si aggiungono i nostri desideri di perfezione.
Camilla Valletti
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