L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romanzo dvertente se non fosse che in questo periodo storico potrebbe non allontanarsi tanto dalla realtà. Resta comunque sempre piacevole leggere Paasilinna.
Certo, leggendo il riassunto ci si attende molta più apocalisse, che invece rimane un qualcosa che si incrocia solamente con la storia di questo villaggio che, chiuso nella sua semplicità, sopravvive ai margini del mondo, senza che l'apocalisse sconvolga i suoi ritmi. E' disarmante nel suo modo di lasciare l'apocalisse sullo sfondo, per noi che siamo abituati a film e serie centrate solo sulla devastazione nucleare o sugli zombie.
Controsensi ridicoli, passaggi inutilmente prolissi e una scarsa vena generale mi hanno fatto odiare questo libro, al termine del quale sono arrivato saltando a piè pari intere pagine solo per vedere dove volesse andare a parare l'autore, che in un questa tortura su carta tralascia colpevolmente, se non in pochi punti, la questione del collasso globale in atto intorno ai protagonisti, aspetto che poteva dare un po' di verve al racconto.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sul letto di morte, la vigilia del Venerdì santo, in mezzo alle foreste del sud del Kainuu, il vecchio Asser Toropainen convoca il suo unico nipote maschio Eemeli Toropainen, ex amministratore delegato della Nordica Assi e Tronchi Spa. Il fallimento dell’azienda aveva lasciato l’intraprendente nipote sul lastrico, ma il vecchio zio, comunista incallito e “bruciachiese”, dopo una vita passata in un corpo a corpo con Dio, i preti e la Chiesa, decide di conferire al suo nipote prediletto un incarico ambizioso e visionario: la fondazione di un tempio.
Nello statuto della fondazione funeraria Asser Toropainen aveva previsto ogni cosa: tutti i suoi beni e i suoi enormi appezzamenti di terreno venivano destinati alla costruzione di una grande Chiesa. Dopo la morte di Asser, al suo solerte nipote era toccato il compito di scegliere il luogo più adatto, predisporre un progetto e mettere insieme una squadra di carpentieri capaci di eseguire la volontà testamentaria dello zio. Non era stato facile scegliere tra le mille meraviglie nascoste nel fitto dei boschi finnici, ma alla fine il Lago della Tempesta, con la sua pineta e le sue radure, sembrava proprio il posto ideale. In barba alle autorizzazioni municipali ed ecclesiastiche, che non vedevano di buon grado l’edificazione di un tempio pagano, del tutto simile a una Chiesa, ma senza un pastore e soprattutto senza essere consacrata, Eemeli aveva messo in piedi in poco tempo un’opera monumentale, attirando presto l’attenzione dei media e della popolazione locale che aveva trovato in quella radura incontaminata un posto perfetto per vivere in contatto con la natura.
La piccola comunità autoctona ecologista che si era insediata al Poggio del Diavolo, proprio sulle rive del lago, era cresciuta e si era moltiplicata in brevissimo tempo. Anche quando il povero Eemeli, braccato dal fisco e rinchiuso in una galera danese, era stato lontano per tre anni, i ragazzi e gli operai avevano resistito stoicamente alla corruzione dei costumi. Siamo nei primi anni Novanta e tutto il mondo, tranne la piccola comunità di Eemeli Toropainen, è sull’orlo del tracollo. Una crisi economica globale con inflazione galoppante e svalutazione della moneta sta devastando l’Europa; sommosse e rivoluzioni impazzano tra la Russia e i Balcani, mentre l’esplosione di una centrale atomica annuncia un imminente disastro ecologico. Solo un paradiso lontano e irraggiungibile si salva dalla catastrofe, è un microcosmo anarchico e anche un po’ grottesco, in cui i valori della comunità rurale coincidono con il rispetto dell’uomo e della natura.
Arto Paasilina mette in scena ancora una volta un’esilarante parabola laica. Con il solito humour e il suo punto di vista alternativo sulle cose del mondo, immagina una nuova magia utopistica in cui l’Apocalisse, semmai dovesse esserci davvero, di sicuro non lo riguarderà.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore