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Scrittura molto realistica e a volte un po' cruda, ma coinvolgente ed avvincente, ti tiene incollato alla lettura fino all'ultima pagina per vedere come va a finire.
Pur sapendo chi si cela dietro il nome di Robert Galbraith non posso esimermi da alcune critiche in merito al romanzo, critiche ovviamente personali. La maestria descrittiva della Rowling mal si adatta ad un romanzo giallo, le lunghe descrizioni di paesaggi, di cose e di personaggi rendono il racconto lento e talvolta pesante; non nascondo che talvolta ho saltato le lunghe descrizioni. Certo la storia è intrigante ma a causa, appunto, della sua lunghezza descrittiva, risulta troppo lento. Comunque più che un giallo sembra un thriller, a causa di scene cruente e del personaggio cercato durante l'indagine: un serial killer.
Intrigata dalla relazione tra Robin e Cormoran, sono arrivata a questo libro con tante aspettative...e sono rimasta delusissima dal non riuscire ad andare avanti nella lettura. La parte relativa al giallo è talmente violenta e malsana che non sono riuscita a leggerlo. La voglia di recuperare e leggere i successivi volumi mi farà fare un ulteriore tentativo. Dovrò saltare le parti troppo truculente.
Recensioni
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Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e del Seggio vacante. La via del male è il terzo romanzo della serie di Cormoran Strike, dopo Il richiamo del cuculo e Il baco da seta.
«Per le strade ghiacciate e fangose di Londra si aggira zoppicando un eroe di cui sentiremo parlare a lungo. L’eroe giusto per i nostri tempi». -
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera
«Robert Galbraith scrive con l’inchiostro del buio, disegna immagini fra le parole, costruisce un romanzo come un architetto del tempo». -
Donato Carrisi, autore del Suggeritore
Cosa c’entra Robert Galbraith aka J.K. Rowling, la regina della narrativa inglese e madrina del maghetto Harry Potter, con i Blue Öyster Cult, la band rock progressiva americana degli anni Settanta?
Apparentemente nulla. Ma la band, con i suoi testi misteriosi e pieni di simboli, c’entra eccome con l’oscuro investigatore privato Cormoran Strike. Si dà il caso che l’affascinante protagonista della serie che J.K. Rowling scrive con lo pseudonimo di Robert Galbraith, sia figlio di una famosa groupie, morta per overdose quando lui aveva vent’anni, e del cantante di un altro gruppo piuttosto cattivo, i Deadbeast. Nonostante ciò la vera ossessione di sua madre era Eric Bloom, cioè proprio il cantante dei Blue Öyster Cult.
Li amava al punto, ricorda Strike, che aveva tatuato sulla sua pelle l’ultima strofa della canzone Mistress of Salmon Salt, la stessa frase che gli è stata recapitata quella mattina nel suo ufficio, in un’anonima scatola, insieme a una gamba mozzata.
Quando l’affascinante e determinata assistente Robin Ellacott, aprendo il pacco inviato a suo nome, si rende conto che contiene la gamba di una donna, è inorridita. La gamba, tranciata poco sopra il polpaccio, ha una piccola cicatrice, il piede è piuttosto sporco, la pelle è bianchissima. Chi può averle fatto quella macabra consegna? Cormoran Strike osserva la gamba e guarda la protesi che ha alla gamba sinistra, frutto di uno spiacevole incidente durante la guerra in Iraq, ma prima di saltare alle conclusioni vuole interpellare la polizia, e chiama il suo amico Wardle, l’unico contatto affidabile che gli è rimasto al distretto.
Per Cormoran Strike gli autori del delitto potrebbero essere almeno quattro persone di sua conoscenza. Forse uno dei malfattori che ha mandato in galera, un mutilatore seriale, o qualcuno dei suoi commilitoni dell’esercito. Quello che non dice, perché davvero difficile da ammettere, è il sospetto che lo porta a sua madre, o meglio all’ambiente pericoloso e malsano che la donna frequentava prima di morire. La frase della canzone che accompagna la gamba è la stessa frase che sua madre aveva tatuato sul suo corpo. E anche la cicatrice gli ricorda un episodio della sua infanzia… Non può essere un caso.
Maestra indiscussa nella creazione di mondi, J.K. Rowling in questo terzo volume della serie, dopo Il richiamo del cuculo (Salani, 2013) e Il baco da seta (Salani, 2014) non solo è capace di trascinarci in una storia intricata e appassionante, ma apre una piccola breccia nel cuore dei suoi protagonisti, Strike e Robin, che finalmente verranno smascherati. Il colpo di scena è d’obbligo per chi come K.J. Rowling sostiene da anni il mercato editoriale con le sue storie. Per noi non può essere che una conferma: abbiamo una nuova, avvincente serie poliziesca, da prendere assolutamente sul serio.
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