L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
“Vita degli elfi” di Muriel Barbery è un libro che era nella mia lista di libri da comprare da molto tempo, è il primo libro fantasy dell’autrice del più famoso “L’eleganza del riccio”. E’ stata una lettura molto particolare, mi ha dato la sensazione di leggere un fiaba molto antica. Ci sono bue bambine che hanno esistenze molto diverse ma che hanno uno scopo comune: aiutare il popolo degli elfi in una battaglia. I personaggi sono molto interessanti, ci sono molte descrizioni, pochi dialoghi, è un racconto molto lirico. E’ oggettivamente stupendo forse un po’ lento.
Ho molto amato "L'eleganza del riccio", "Estasi culinarie" mi era piaciuto ma ora sono pure io perplessa. L'inizio incuriosisce ma poi si viene quasi soffocati in un mare di parole di un'enfasi quasi manieristica. Certamente un lavoro da certosino, difficile da classificare, poetico e onirico quanto si vuole, ma quanta fatica arrivare alla fine.
racconto opulento, quasi sempre criptico, a volte oscuro, a volte con parvenze di poesia, spesso allusivo a qualcosa che mi ricorda il ci sonno cose che voi umani... sono molto perplesso.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il mondo non è solo quello che appare. La Terra è strettamente collegata a un altro luogo, il mondo delle Brume abitato dal leggendario popolo degli Elfi. I due mondi sono in perfetto equilibrio finché l’armonia non viene spezzata. Le stagioni sulla Terra ormai non si distinguono più, la natura è sempre più compromessa. Perfino gli esseri umani, che hanno sempre alternato momenti di pace a momenti di conflitto, sono precipitati in una spirale di negatività lasciandosi trascinare dall’odio e dalla violenza. Ormai l’incanto della natura non riesce più a colpire e a stupire e il senso di meraviglioso sta morendo. Così mentre gli esseri umani si stanno lasciando andare alla guerra, anche nel mondo delle Brume è arrivata la negatività. Gli Elfi iniziano così una grande battaglia tra forze votate a ristabilire l’equilibrio e forze del male intente a distruggere quello che esiste. Vi sono alcune persone sulla terra, dei contadini, che iniziano a percepire che qualcosa è mutato e quanto possa aggravarsi la situazione proprio in virtù del loro legame con la natura. Ma da soli loro non possono ottenere una vittoria conclusiva che riporti l’equilibrio in entrambi i mondi. Le uniche vere speranze delle due terre sono riposte in Maria, una ragazza spagnola, e Clara, una giovane musicista italiana che, con i loro talenti artistici e il loro legame con la natura, renderanno di nuovo possibile una comunione perfetta tra il mondo degli umani e quello degli Elfi riuscendo a contrastare le malefiche forze che si sono messe in campo.
“Prodigioso” disse il Capo del Consiglio. “L’Alleanza delle visioni e dei poteri nel mondo degli umani” “Maria è il catalizzatore” disse il Guardiano del Padiglione “Clara il traghettatore”. “C’è un’alterazione nel campo di forza del ponte” “C’è un’alterazione nel campo di forza delle brume. Non modificano soltanto l’alterazione nel campo di passaggio” “Ma c’è stato uno scambio” disse l’Orso “e Aelius vede quello che vediamo noi” “questo sconvolgerà tutto il panorama dell’azione” disse lo Scoiattolo. “è tempo di passare”. “così presto” disse il Capo del Consiglio “speriamo di essere pronti”. “Il ponte è aperto” disse il Guardiano del Padiglione “potete passare” (riunione del Consiglio degli Elfi – pag. 127).
Mi aspettavo molto dall’autrice de L’eleganza del Riccio, romanzo che avevo amato quando uscì e che ogni tanto rileggo con piacere e, forse, mantenere così alte delle aspettative ha finito per influenzarmi, portandomi a chiudere la lettura di questo romanzo con un po’ di amaro in bocca.
Inizio subito dicendo che questa non vuole affatto essere una stroncatura ma c’è qualcosa, all’interno del libro, che mi ha lasciato un po’ perplesso. Come se, ascoltando una sinfonia, improvvisamente riusciste a trovare uno strumento che stona senza capire quale è. L’ho letto e l’ho riletto e, ancora adesso, non riesco bene a definire cosa sia quella “nota stonata”.
Mettendo da parte queste mie personalissime considerazioni vi voglio avvertire che, se vi aspettate qualcosa di simile a L’eleganza del Riccio, resterete delusi. Questo nuovo romanzo di Muriel Barbery non ha nulla dello stile introspettivo, e a tratti filosofico, del precedente lavoro, ma sembra più essere una sorta di delicata fiaba ecologista nella quale si prendono in prestito numerosi elementi del mondo fantastico e magico per comunicare un messaggio: l’importanza che ha la natura in un mondo che sempre più si accanisce per distruggerla. Un tema senza dubbio attuale, che avrebbe beneficiato di una prosa più incalzante e di uno stile meno artificioso.
Sospendo il giudizio e aspetto la pubblicazione del secondo capitolo delle avventure di Clara e Maria per sciogliere i miei dubbi.
Recensione di Gabriele Scandolaro
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore