Amabili resti

Dicembre 1973. Susie Salmon ha quattordici anni e sta tornando da scuola quando viene stuprata, uccisa e fatta a pezzi in un campo di granturco dietro casa sua.
Un’incredibile doccia fredda apre il romanzo, la cui narrazione viene condotta direttamente da Susie che dal “suo Cielo” osserva le vite di chi ha lasciato sulla Terra. Proprio attraverso i suoi occhi il lettore può osservare la vita della sua famiglia dopo di lei, che dalla sua postazione privilegiata riesce a offrire un livello di introspezione dei personaggi che conduce ben oltre la trama, in un difficile percorso di elaborazione del dolore e del distacco, vissuto in modo diverso da ognuno.
È in questo incredibile punto di vista che risiede tutta la forza di Amabili resti, in questo sguardo ancora adolescente, affacciato su un mondo abbandonato troppo presto; una narrazione contraddistinta da una delicatezza e una serenità completamente insolite per una tematica così forte e dolorosa. Sono questi gli elementi in grado di renderlo un libro unico, che con uno stile semplice, pulito e immediato scaraventa il lettore nel fondo del baratro per poi riportarlo lentamente in superficie.
Alice Sebold attinge a piene mani dalla sua esperienza personale, lo stupro subito nel 1981 raccontato in Lucky, ricostruendo lo scenario di una famiglia che implode sotto il peso di un dolore troppo grande, capace di portare alla luce tutte le fragilità dell’animo umano.

di Paola Chini
Si ringrazia il Master Booktelling