L'albergo della magnolia

Sullo sfondo dell'epoca fascista si narra la storia d'amore fra un professore di fede ebraica e una ricca borghese cattolica. Ma questa non è la semplice storia di due innamorati che attraversano innumerevoli difficoltà pur di restare insieme. È la storia anche di un uomo che lentamente diventa consapevole della propria identità e compie un grande sacrificio d'amore per salvare la persona a lui più cara. Da leggere assolutamente.

Con una scrittura semplice ma efficace ed incisiva, Lia Levi racconta l'amore tra una ragazza italiana di famiglia borghese ed un ragazzo ebreo, colto, professore di greco. Un amore"proibito", nel luttuoso momento storico di un'Italia che deve fare i conti con le leggi razziali emanate dal fascismo di Mussolini. Il racconto scorre fluido, privo di falsi sentimentalismi, mentre emerge , nello scorrere delle pagine, lo spiazzamento improvviso di esistenze umane dichiarate , per uno scellerato atto legislativo, "razze impure". Un libro che apre dolorosamente a conoscenze di vita misere ingiuste, mentre una pacata commozione coglie il lettore soddisfatto per la bellezza del racconto.

La Storia di un giovane professore ebreo, all'epoca del fascismo e delle leggi razziali. Il protagonista racconta la sua infanzia in una famigia ebrea laica, l'incontro con la donna che diverrà la sua passione, passione che lo porterà a voler entrare a tutti i costi in una facoltosa famiglia "ariana" e sprofondare nel baratro, man mano che la dittatura fascista trascinerà l'Italia nella follia. Protagonista, la Storia, quella con la S maiuscola che cambia i destini degli uomini. Scritto molto bene, il libro si addentra nella natura umana, nei suoi percorsi, nelle sue contraddizioni.