Come una pianta di cappero

Una storia commuovente, che ti travolge. Il lettore riesce ad immedesimarsi con Edda, la protagonista del romanzo; la segue dall'infanzia alla vita adulta. Anche i personaggi, familiari e non, che ruotano attorno alla sua figura sono ben caratterizzati. Ognuno ha la sua particolarità. L'autore, Massimo Granchi, è molto bravo nel descrivere sentimenti e fatti tipici della vita di una donna: il parto, la maternità, l'innamoramento, le delusioni. I fatti sono ambientati a Cagliari (ma non solo anche in altre città) e racconta proprio la storia di una tipica famiglia del sud. Devo inoltre ammettere che lo stile e le tematiche scelte dell'autore ricordano grandi autori tipici della letteratura italiana. L'autore inserisce nella storia anche termini dialettali spiegati naturalmente nelle note a fine lettura. Ho molto apprezzato le descrizioni della vita circense che Edda si ritrova ad affrontare in un periodo della sua movimentata e tormentata adolescenza. Interessante davvero la figura di Edda che sembra sempre scappare dalla sua Terra ma che poi per un motivo o per un'altro ci torna sempre. Non troverà mai la serenità nell'animo, scappa e viaggia non si capisce se per trovare una strada o per fuggire dalla realtà del suo paese. Un libro da leggere assolutamente. Un libro che rappresenta l'Italia della seconda metà del Novecento.