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Anno edizione: 2013
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
per gli appassionati di cibo o del marketing è una lettura super consigliata. bressanini sa spiegare in termini molto semplici concetti complessi. il libro aiuta a scoprire cose a noi consumatori spesso sconosciute.
Sie sicure che quando siete al supermercato la scelta di un prodotto a discapito di un altro sia solo una scelta propria e non guidata dal marketing. Un libro molto carino e facile da leggere che illustra tutte le tattiche di ventida che ci sono ditro al commercio di generi alimentari
Una guida efficace per il consumatore che vuole informarsi su cosa acquista e che vuole evitare di essere raggirato dalla pubblicità, spendendo di più senza per avere una maggiore qualità. Assolutamente consigliato.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dopo il successo ottenuto nel 2010 con Pane e bugie arrivato già alla sua settima edizione, Dario Bressanini riprende le fila del discorso per raccontarci storie altrettanto interessanti sui prodotti che troviamo nei supermercati.
Siamo davvero consapevoli dei cibi che acquistiamo? Oppure ci facciamo ingannare dalle strategie di marketing comprando i prodotti senza badare troppo alle caratteristiche presenti sulle etichette?
Partendo da questi interrogativi e basandosi su conoscenze scientifiche, l’autore e ricercatore all’università di Como, si districa al supermercato fra i prodotti che gli italiani mettono nel carrello e passa in rassegna le storie dietro ad alcuni cibi, cercando di rispondere alle domande che il consumatore consapevole si pone davanti agli scaffali.
I veri protagonisti di questa guida eno-gastronomica sono i prodotti, le loro caratteristiche e le bugie sulle loro origini e proprietà. Se Pane e bugie raccontava la disinformazione che circonda il cibo, Le bugie nel carrello mette sotto i riflettori gli alimenti e fornisce una galleria esaustiva riguardo le sciocchezze che circolano al supermercato e le leggende messe in piedi dall’industria alimentare.
A proposito di leggende, quella che ruota intorno al Kamut, un frumento molto in voga nei supermercati, è sicuramente accattivante: si racconta che nel 1977 una famiglia di agricoltori americani abbia scovato in uno scantinato dei semi vecchi di quattromila anni e che li abbia poi seminati e moltiplicati. Infine per dare un’identità riconoscibile a quel grano gli avrebbe poi dato un nome di origine egizio: kamut.
Quindi la farina di Kamut che oggi compriamo è quella che utilizzavano gli antichi egizi? Assolutamente no. Innanzitutto perché, scrive Bressanini, è improbabile che i semi possano germinare dopo quattromila anni e poi perché sembra che gli egizi coltivassero soprattutto farro e orzo.
Questo è solo una dei miti che l’autore cerca di sfatare. Con rigore e metodo scientifico Bressanini svela tutti i meccanismi che circolano intorno all’industria alimentare, a partire dai messaggi fuorvianti fino ad arrivare ai luoghi comuni che la pubblicità cerca di sfruttare.
Tra questi utilizzati dalla pubblicità c’è quello del prodotto “benefico”. Ad esempio molti sono infatti convinti che gli omega 3 facciano bene perché i mass media ne sottolineano sempre l’efficacia contro questa o quella malattia, ma Bressanini sostiene che è molto difficile capire la loro funzione se non si è degli esperti del settore ed è su questa ignoranza che l’industria alimentare gioca per differenziare i suoi prodotti. Un altro aspetto a cui ricorre spesso il marketing per promuovere dei prodotti piuttosto che altri è l’idea che questi siano “naturali”, concetto sopravvalutato secondo l’autore che scrive «L'equazione naturale uguale proprietà salutistica sta solo nella mente del consumatore. In realtà in natura ci sono anche veleni o intossicazioni come il botulino o la salmonella. Non c'è legame tra naturale e benessere. Non ha senso distinguere gli alimenti tra naturale o meno.»
Andando avanti con il libro si potranno leggere tanti altri utili esempi per capire come le industrie alimentari si prendono gioco dei consumatori fornendo loro indicazioni frammentarie, fuorvianti e talvolta del tutto infondate. Un libro agile e ricco di spunti di riflessione, un vademecum per non fare più la scelta sbagliata davanti allo scaffale ed evitare di mettere nel carrello tante bugie.
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