Ascesa alle tenebre. RVH. Vol. 1

Lucia Guglielminetti ha creato una storia impeccabile, talmente impeccabile che sembra di essere seduti ad ascoltare Raistan che ci racconta la sua vita e non vorremmo più smettere. L' autrice ha una scrittura fluida e al contempo ricca e corposa. Bravissima. Finalmente un vampiro degno del proprio nome!

Ho amato alla follia questo libro e probabilmente il mio parere è una delle cose più soggettive che possano esistere. Ma, ehi, le recensioni sono di per sè soggettive. Bellissima storia, bellissimi i personaggi, bellissimo lo svolgimento. Adoro i passaggi di trama che lasciano col fiato sospeso sempre di più fino all'ultimo secondo, hai grandissime difficoltà ad abbandonare il libro. L'ultima parte, poi, l'ho vissuta in una totale apnea, sono andata a dormire alle 4 del mattino perchè avevo la necessità fisica di sapere come sarebbe andato a finire. Amo tutti i personaggi, così unici e ben caratterizzati, non si riesce a fare a meno della loro presenza nel corso della storia e del loro contributo per migliorarla sempre di più. Ma più di tutti amo alla follia Raistan, il vampiro "cattivo" che in realtà fa solo ciò che la sua natura gli impone di fare. La classica storia di odio infinito tra vampiri e licantropi è qui un dettaglio di fondo ma che risulta importante per lo svolgimento della storia. Principalmente si incentra sul racconto della vita di Raistan, un racconto che mi ha fatto ridere e piangere a singhiozzi, con una descizione e uno svolgimento che riesci a vedere benissimo davanti agli occhi, vivido. Crudo, spiazzante, sincero senza risultare disgustoso. Ti fa provare il terrore senza spaventarti, dandoti quel brivido in più che ti spinge a continuare la lettura fino all'ultima riga. Per quanto mi riguarda, è una piccola perla.

La scrittrice ci porta nel mondo di Raistan e se pensate di avere a che fare con vampiri dolci e controllati vi sbagliate :) La storia del protagonista è cupa, rappresentata e descritta in modo favoloso. C'è molta introspezione per questo personaggio che conosciamo da bambino fino ad arrivare a vivere con lui negli anni da vampiro. Soffriamo per lui, ci commuoviamo, ci fa venire voglia di prenderlo a schiaffi. Sì, perché lui non è un santo, non fa sconti a nessuno. Ci sono un sacco di personaggi molto belli, a me personalmente è rimasta nel cuore Ambrosine, colei che farà da "mamma" al piccolo Raistan nella sua felice parentesi dell'adolescenza. Quella parte mi ha toccato molto. Inevitabilmente assistiamo alla sua perdita di umanità che, come ci spiega il vampiro stesso, non è un fatto di cui va fiero o un moto di orgoglio. No. E' necessario. Diventando una creatura della notte assetata di sangue, ti succede per forza. Il rapporto con la sua creatrice sarà fortissimo, lungo nei secoli che passano. Quando leggevo non sempre mi piaceva ciò che succedeva o come i protagonisti reagivano, ma tutto questo non fa che rendere i personaggi coerenti dall'inizio alla fine. Unica pecca, il lungo racconto e i pochi dialoghi a volte rendono la lettura un pò pesa, ma non vedo l'ora di leggere il seguito per vedere cosa cavolo combinerà questo vampiro con V maiuscola!