Le vacanze di Maigret

Uno dei più bei romanzi del commissario Maigret. Personaggi ben strutturati, un'indagine che non è un'indagine, dialoghi serrati, bel finale. Voto massimo .

Un Simenon in gran forma quello che scrisse Le Vacanze di Maigret. Il romanzo inizia con la divertente visita del commissario nell’ovattata clinica gestita dalle suore, dove Maigret si muove come un elefante in una cristalleria. Conosciamo poi il ricco e raffinato dottor Bellamy, creando quella contrapposizione di personaggi e caratteri tipica dei romanzi di Simenon. Tra Maigret e Bellamy infatti iniziano un gioco di sguardi e una dialettica serrata che li portano a studiarsi continuamente l’un l’altro, in un confronto psicologico dove ogni dettaglio è rilevante. Ma come sempre, c’è spazio anche per le famiglie popolari, quella della giovane Lucile, che vive ai margini della scintillante cittadina delle Sables. I destini tra ricchi e poveri si incroceranno in un drammatico groviglio, che solo il fine osservatore di personalità Maigret riuscirà a comprendere.

Da decenni non leggevo libri di Simenon sulle inchieste di Maigret ed all'inizio ho tardato un po' a rientrare in sintonia con l'Autore. Ma dopo avere letto alcune decine di pagine non ho abbandonato la lettura prima di raggiungere la parola 'Fine'.