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Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo
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Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo - Diego Fusaro - copertina
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Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo

Descrizione


La modernità è anche la storia del nesso di tensione, adattamento e contrasto tra la filosofia e l'assolutizzazione del mercato in cui si condensa lo spirito del capitalismo. Sulle orme di Hegel e di Marx, il libro delinea una fenomenologia dello spirito del capitalismo condotta sui due piani della storia della modernità e delle principali figure del pensiero che l'hanno animata. Massima alienazione dell'uomo rispetto alle proprie potenzialità ontologiche, l'odierno monoteismo del mercato è la prima società in cui regna sovrano il principio metafisico dell'illimitatezza, il "cattivo infinito" della norma dell'accumulazione smisurata del profitto a scapito della vita umana e del pianeta. In questo scenario, la filosofia resta il luogo del rischio assoluto: infatti, essa è il luogo della possibile resistenza al nichilismo della forma merce e, insieme, della sua eventuale legittimazione in stile postmoderno. Saggio introduttivo di Andrea Tagliapietra.
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Dettagli

2012
Tascabile
14 marzo 2012
512 p., Brossura
9788845270130

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Yvan
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Ripetizione di concetti di altri autori

Copia e incolla di concetti espressi in termini spesso illeggibili di altri autori ben più autorevoli ed accreditati rispetto a lui.

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Stefano Bosio
Recensioni: 4/5

Molto bello il libro di Diego Fusaro. Molto bravo l'autore che però liquida troppo facilmente l'opposizione che il mondo liberale ha fatto nei confronti della sregolatezza e rapacita' della società borghese- capitalistica. Intellettuali e filosofi illuministi e liberali avevano quel senso del giusto mezzo presente in Aristotele e nei Greci. Lo scozzese Adam Ferguson dice che l'uomo non è avverso all'affetto reciproco e al vivere in comunità, pur tenendo presenti le sue inclinazioni egoistiche. Si veda "Institutes of moral philosophy". E Adam Smith che parla di teoria dei sentimenti morali, di immedesimazione tra i soggetti agenti nello scambio commerciale. Non solo Smith sottolinea l'importanza dell' approvazione tra i contraenti e dell" empatia. Anche qui si veda la "Teoria dei sentimenti morali" e "La ricchezza delle nazioni". Jeremy Bentham in "Introduzione ai principi della morale e della legislazione" parla della massima felicità per il maggior numero di persone. Concetto ripreso da J. Stuart Mill nel saggio "L'utilitarismo". Senza Jhon Locke la libertà dal tiranno forse non avrebbe avuto esiti cosi favorevolii. " Due trattati sul governo". Certo il mondo liberale ha avuto molte contraddizioni ma va distinto dal neoliberismo selvaggio e avido del presente. Non basta parlare di coscienza borghese infelice. Ferguson invita a non curare la depressione col giardinaggio ma con azioni di pubblic utility. La coscienza borghese infelice aveva già trovato il suo giusto rimedio. Preferirei parlare di coscienza borghese comunitaria.

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Stefano Bosio
Recensioni: 4/5

Molto bello il libro di Diego Fusaro. Molto bravo l' autore che però liquida troppo facilmente l' opposizione che il mondo liberale ha fatto nei confronti della sregolatezza e rapacita' della società borghese- capitalistica. Intellettuali e filosofi illuministi e liberali avevano quel senso del giusto mezzo presente in Aristotele e nei Greci. Lo scozzese Adam Ferguson dice che l' uomo non è avverso all' affetto reciproco e al vivere in comunità, pur tenendo presenti le sue inclinazioni egoistiche. Si veda Institute of motral philosophy. E Adam Smith che parla di teoria dei sentimenti morali, di immedesimazione tra i soggetti agenti nello scambio commerciale. Non solo Smith sottolinea l' importanza dell' approvazione tra i contraenti e dell" empatia. Anche qui si veda " Teoria dei sentimenti morali" e " La ricchezza delle nazioni".E Jeremy Bentham in "Introduzione ai principi della morale e della legislazione" parla della massima felicità per il maggior numero di persone. Concetto ripreso da J. Stuart Mill nel saggio "L'utilitarismo". Senza Jhon Locke la libertà dal tiranno forse non avrebbe avuto esiti cosi fefeli. " Due trattati sul governo". Certo il mondo liberale ha avuto molte contraddizioni ma va distinto dal neoliberismo selvaggio e avido del presente. Non basta parlare di coscienza borghese infelice. Ferguson invita a non curare la depressione col giardinaggio ma con azioni di pubblic utility. La coscienza borghese infelice aveva già trovato il suo giusto rimedio.

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Diego Fusaro

1983, Torino

Attento studioso della “filosofia della storia” e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, di Hegel, di Marx e per la “storia dei concetti” (Begriffsgeschichte) tedesca. Ha curato l’edizione bilingue di diverse opere di Marx. Ha inoltre dedicato quattro studi monografici all’interpretazione del pensiero marxiano e ai suoi nessi con l’idealismo fichtiano e hegeliano: Filosofia e speranza (2005), Marx e l’atomismo greco (2007), Karl Marx e la schiavitù salariata (2007), Bentornato Marx! (Bompiani, 2009). Tra i suoi altri scritti si ricordano inoltre Il futuro è nostro. Filosofia dell'azione (Bompiani, 2014) Pensare altrimenti (Einaudi, 2017), Il nuovo ordine erotico....

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