Ogni passione spenta

Anch’io ho letto questo libro incuriosita dal un riferimento fatto da Natalia Aspesi in un suo articolo, e non me ne sono pentita. Di Vita Sackville West avevo finora letto la narrativa di viaggio e le opere di giardinaggio, che considero mitiche. Ho trovato delizioso il racconto dell’ultima stagione della vita di questa figura femminile, che sceglie di rompere con il passato e ripensa alla sua vita ed alle scelte a suo tempo non fatte. E’ anche l’occasione per tracciare un affresco della condizione femminile nella,buona società britannica nella seconda metà dell’800 (quando lei è ragazza) e negli anni 30’ del 900 (quando lei è anziana). Ho trovato deliziosa la sottile ,ironia, talvolta vicina al sarcasmo con cui vengono descritte le,dinamiche del rapporto tra madre e figli e l’uso di certe metafore, come quando pensa alla carriera del marito, viceré e primo ministro, e pensa quanto sarebbe vissuto più tranquillamente se avesse fatto il coltivatore olandese di bulbi. Insomma, una piacevolissima lettura

Molto intenso e profondo..............

Un libro che sembra una carezza. Delicato, profondo, vero. Riuscire a 88 anni a sciogliersi dai lacci delle convenzioni e delle aspettative altrui ci fornisce la convinzione che non è mai troppo tardi per ritrovare se stessi e la propria essenza, sepolta sotto la pesante coltre degli anni, delle responsabilità e dei rimpianti. Certo il tempo che è passato non tornerà indietro ma una nuova consapevolezza darà alla protagonista la possibilità di vivere gli anni che le restano come una donna libera. Molto significativo il finale: la speranza che in futuro le donne non debbano rinunciare ai loro sogni è riposta nelle nuove generazioni