La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante

Saggio molto scorrevole e in gran parte interessante (personalmente ho apprezzato molto di più la seconda parte del libro rispetto ai primi due capitoli), incentrato sul rapporto di coevoluzione tra uomo e piante, qui declinato dall'autore in una versione botanica della dicotomia nietzschiana tra apollineo e dionisiaco

Questo è uno di quei libri che, per forza di cose, bisognerebbe conoscere e avere nella propria libreria: Michael Pollan intesse un romanzo straordinariamente evocativo, attraversando storie biografiche, geografiche, etnografiche e biologiche. Un corpus che riunisce in sé la storia dell'uomo... e che lo fa attraverso le piante. Il tutto partendo da un punto focale ben preciso: il desiderio umano, la tensione verso diversi obiettivi che hanno caratterizzato e che caratterizzano l'agire dell'uomo nel suo rapporto col mondo e con gli altri. Dalla ricerca della bellezza a quella dell'ebbrezza, dalla dolcezza al potere. I desideri dell'uomo, qui, si reificano nella botanica: tulipano, cannabis, mela e patata assurgono ai simboli dello sviluppo della natura e, con essa, in un rapporto da "ape-uomo" di coevoluzione, dell'intera storia umana. Un racconto di vita, di esperienze, un saggio di biologia, un romanzo meraviglioso!

Bel libro. I dati scientifici si incrociano con la storia creando un testo godibilissimo.