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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
Dai vincitori del Premio Nobel per l'economia 2024 Daron Acemoglu e James A. Robinson.
Per la scienza sociale è la madre di tutte le domande: perché ci sono paesi che diventano ricchi e paesi che restano poveri?
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Libro interessante
Un'analisi meritoria per capire la storia moderna e contemporanea, ma forzata per il passato dove domina ancora la teoria di Diamond. Difficile individuare un preciso spartiacque fra regimi estrattivi e inclusivi. Difficile accettare che i regimi estrattivi siano i soli destinati a crollare se questo accade dopo secoli come nel caso dell'Impero Romano. Sembra ci sia inoltre un pregiudizio culturale nell'accettare che la crescita e la libertà economica possano essere sostanzialmente disgiunte dalle istituzioni liberali e democratiche, come sta accadendo in Cina.
Nel retro di copertina Jared Diamond sostiene che si tratta di un grande libro, ma non lo è affatto. È un saggio mediocre e presuntuoso, che pretende di essere risolutivo sulla comprensione delle cause degli squilibri di sviluppo. Questi non dipenderebbero da differenze biogeografiche o culturali, ma dall'esistenza di istituzioni inclusive piuttosto che estrattive. A parte l'uso improprio del termine "estrattive" (avrei detto "predatorie"), è facile convenire con gli autori sull'importanza della democrazia. Siamo tutti d'accordo che quando il potere è nelle mani di élite parassite ci sono ben poche possibilità di sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale (vedi Italia dei nostri giorni). Il problema è però comprendere perché le istituzioni inclusive si siano affermate in un posto piuttosto che in un altro, in sostanza in Inghilterra e in Nordamerica, piuttosto che in Asia, in Africa o nell'America tropicale. L'unica risposta che gli autori forniscono è che la storia succede per caso (parlano di contingenza della storia). Basterebbero quindi piccole divergenze perché le direzioni di sviluppo si bipartiscano, con esiti magari opposti. Anche su questo siamo tutti d'accordo, per quanto il tema della casualità della storia meriterebbe riflessioni di ben altro spessore. Sì, la storia succede per caso, ma i paesi tropicali sono poveri e quelli temperati sono ricchi, almeno nella storia moderna (ma in realtà fin da prima). La casualità della storia esclude da un bel pezzo gli spazi tropicali e anche quelli subtropicali. C'è evidentemente una ragione geografica. Gli esempi tipo Nogales non funzionano, perché gli epicentri degli Stati Uniti non stanno a Nogales Arizona. Il Messico è un disastro, gli Stati Uniti se la cavano e coinvolgono anche la loro Nogales. Gli autori sono ignoranti in geografia e forzano la realtà per tentare di dimostrare tesi insostenibili e superficiali. Diamond sottoscrive recensioni entusiastiche, incassa e sorride.
Recensioni
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