Con la morte nel cuore. Il primo caso dell'ispettore Wexford

A me è piaciuto molto. E' il secondo romanzo di Ruth Rendell che leggo (il primo è stato REBUS PER UN FUNERALE) e ho imparato ad apprezzarne lo stile asciutto, le indagini inquietanti nella loro semplicità, i protagonisti non descritti ma piuttosto abilmente tratteggiati e l'ironia dell'investigatore Wexfort. Non l'ho trovato un romanzo demodè, come ha scritto un amico lettore, o almeno non più di un Ellery Queen, Rex Stout o Agatha Christie; forse quelli in un certo senso capitano tra le mani di un lettore già "preparato psicologicamente" ad un insieme di tazze di tè, cameriere con la crestina e convenzioni sociali, mentre un romanzo ambientato nel '78 appartiene ad un passato troppo recente. Insomma, scene del passato che non sono ancora diventati del clichè, tutto qui credo. Ad ogni modo, lettura intelligente dedicata a chi ama il romanzo classico, soprattutto se british.

Classico giallo all'inglese,in stile Agatha Christie,ma la signora del giallo è una sola,romanzetto schematico e un po demode',che avverte il peso degli anni,è stato scritto nel 1978 ;in definitiva,quindi,una letura abbastanza inutile,se non noiosa.

Piacevole lettura per gli amanti del giallo, ma niente a che vedere con P. D. James o E. George.