Tempo assassino

Una lettura piacevole, anche se il libro inizia molto lentamente....e a metà inizia a ingranare, a delineare meglio i personaggi e la storia, con un intreccio abile e solido, fino ad arrivare ad un finale che regge e chiude tutti gli interrogativi che si incontrano nella lettura.

Bellissimo, all'altezza (quasi) di Ninfe nere. C'è qualche forzatura narrativa, ma il plot è straordinario. Non voglio aggiungere commenti per timore di anticipare qualcosa della trama. Ma per un amante di gialli credo sarà indimenticabile. Voto 9

Questo è il terzo romanzo che leggo dell'autore ed è forse il libro che sino ad ora ho preferito, a parte Ninfee nere che gareggia per un'altra categoria. La storia di Clotilde ha inizio in Corsica, terra d'origine del padre, nell'estate del 1989 quando l'auto della sua famiglia precipita da un dirupo lasciandola orfana. Clotilde torna nella sua terra ventisette anni dopo, col marito e la figlia, per ritrovare i nonni e rivisitare i luoghi che le hanno cambiato la vita per sempre. Immersa nei ricordi nostalgici della sua infanzia riceve una lettera, ma non una qualunque, una lettera scritta con la calligrafia della madre. È in quel momento che la sua vita cambia per sempre... Oltre al ritmo davvero incalzante e alla scrittura scorrevole e magnetica tipica di Bussi ho adorato l'ambientazione nella brulla e selvaggia Corsica. Gli scorci di quest'isola vengono dipinti come quadri attraverso i quali mi è sembrato di respirare l'odore dell'acqua salmastra e di sentire i caldi raggi del sole, riportandomi alla mente una vacanza che feci con i miei genitori tantissimi anni fa. Questo ricordo nostalgico è stato evocato anche grazie al fatto che l'intero romanzo si basa su un doppio piano temporale, alternando il presente all'estate vissuta dalla protagonista nel 1989, rivissuta attraverso le pagine del suo diario misteriosamente perso dopo il fatale incidente. Questa alternanza ha contrinuito ad aumentarne il ritmo narrativo e la curiosità di leggere ancora un'altra pagina, e un'altra... e un'altra ancora. Un susseguirsi di colpi di scena, paesaggi mozzafiato, ironia, nostalgia e forti emozioni, con l'unico neo di un finale non eccelso e leggermente sottotono rispetto al resto del romanzo.