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Finte-La discarica
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Finte-La discarica - Paolo Teobaldi - copertina
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Finte-La discarica

Descrizione


Questo volume contiene due importanti libri di Paolo Teobaldi, Finte. Tredici modi per sopravvivere ai morti del 1995 e il romanzo La discarica del 1998.

«Questo è il libro che mi piacerebbe mandare a un amico»Antonio Tabucchi, su "La discarica"

«In "Finte" l’autore ha osservato, catalogato, narrato le sue "finte" in quanto modi per spiazzare la morte, un avversario in grado di gelare ogni riflesso. Ma si resta a bocca aperta di fronte all’abilità con cui (...) ci trasmette il piacere di guardarci intorno, collezionare dettagli, modellare di capitolo in capitolo una realissima comica Italia inconsolabile che, sempre vicina a perdere senso e sensi, inventa o reinventa consolazioni». Domenico Starnone
"La discarica" è la storia di un soprannumerario di mezza età (Rossi Tiziano detto Tizio) che nel giro di pochi giorni è lasciato dalla moglie per incompatibilità olfattiva, perde il posto di precario che occupa alla Capitaneria di porto e viene trasferito d’ufficio alla Nettezza Urbana. Invece di abbattersi, Tizio libera la sua casa dagli innumerevoli oggetti accumulati in trent’anni di matrimonio e così ripercorre decenni di vita delle generazioni che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno confuso la ricchezza col ciarpame.
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Dettagli

E/O
2019
27 febbraio 2019
307 p., Rilegato
9788833570853

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marina
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La quarantena forzata della primavera 2020 spinge a rivisitare temi essenziali: la peste in Boccaccio e la sua scommessa sulla possibilità di rinnovare la società dopo essersi raccontati; o la scoperta verghiana del male non superabile, nel Don Gesualdo; o ancora gli esorcismi per tenere a bada la scomparsa dei più cari, o di presenze comunque significative. Molti sono i “modi per sopravvivere ai morti”, e Teobaldi ne racconta tredici, in questo libretto di cento pagine da poco ristampato insieme a un romanzo successivo diverso, di buon livello. Tredici finte, tredici racconti di straordinario interesse, costruiti con una volontà di catalogazione che usa la riflessione per operare distanze (“la Chicca muore all’improvviso, con una modalità da scegliere tra le tante d’oggi”, p.11) e la narrazione per sfiorare drammi alla fine dei quali si apre la voragine dell’assenza della persona amata (“allora fu tutto un correre, un telefonare a un amico...e poi cominciò la parte peggiore dell’incubo..”, p.12); e infine la finta: la comunicazione con l’aldilà, il tentativo di captare la voce del padre, o altre procedure grazie a cui si ristabilisce un contatto; poi ci sono le finte che consistono di rituali, meno elusive nei confronti dell’accaduto ma che richiedono una concentrazione e una continuità notevoli. Un distacco impossibile, come un gioco difficile da sostenere, ma le cui regole da seguire con estrema precisione e abbandono possano mettere tra parentesi il mondo, renderlo irrilevante perché non si pieghi all’accettazione dell’altrui e della propria finitezza. Su tutte le strategie Teobaldi ragiona, con un’ironia che compensa l’abbandono all’affabulazione, al racconto che riporta voci altrui, alla catena di finzioni che costruisce una società in cerca dell’elusione di un vuoto definitivo. Deliziose le riflessioni metalinguistiche e preziosi gli scorci sul passato di un luogo, Pesaro, e dei suoi abitanti.

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Paolo Teobaldi

1947, Pesaro

Paolo Teobaldi vive a Pesaro. Ha fatto il traduttore, il copywriter e l’insegnante d’italiano. Come narratore ha pubblicato: "Scala di Giocca" (Edes, Cagliari, 1984). Circa dieci anni dopo pubblica "Finte. Tredici modi di sopravvivere ai morti" (e/o, 1995), romanzo con il quale Teobaldi inizia una fortunata collaborazione con l’editore e/o che pubblicherà tutti i suoi successivi lavori. Nel 1998 esce "La discarica", grande successo di critica e di pubblico, che - tradotto in francese, spagnolo, greco e tedesco - gli vale recensori importanti come Tabucchi e Starnone. Quattro anni dopo pubblica "Il padre dei nomi", e nel 2004 esce "La badante" finalista al premio Strega. Nel 2007 pubblica "Il mio manicomio". Del 2013 "Macadàm". Ha scritto inoltre "Arenaria" (E/O...

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