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Nel libro vi è l'intervista al Premio Nobel per la chimica che si dice assai pessimista per il nostro futuro e, certo, per motivazioni scientifiche quali l'allargamento del buco dell'ozono e la mancanza di rifrazioni sufficienti delle radiazioni solari che potrebbero oltraggiare seriamente i nostri paesaggi terrestri. Si denota, pertanto, come attualmente stiamo ricevendo del male totalmente gratuito, imperdonabile, sulle nostre persone spesso per via di radiazioni elettromagnetiche (emesse pertanto dall'uomo, dai suoi amplificatori) per occupare poi degli spazi teritoriali da parte di altri uomini che non hanno proprio alcun futuro.E così il recente terremoto dell'Aquila ha dimostrato come queste forti correnti, derivate anche da energie meccaniche, possano sconquassare il territorio. Ma il centro- Italia è ancora soggetto a tali forti fenomeni sismici. Dunque, perchè distruggerci (noi che viviamo già in loco) per importare inutilmente e senza futuro altra gentaglia dal resto d'Italia?
Il mio "amato" professore di Filosofia e Storia ci ha dato da leggere questo testo per le vacanze e al rientro? Surpriseeeeeeeeeeeeee! Verifica di comprensione del testo. Già...ma chi l'ha compreso? Per me sono solo "Parole,parole,parole"...la maggior parte degli autori citati non li abbiamo trattati. Ancora ancora posso capire fino all'ottavo capitolo ma il resto... All'inizio è anche carino il libro,scorrevole...ma quando inizia con le dimostrazioni varie ci si perde :(
si tratterebbe di un libro interessante, malgrado tutto, se l'autore non si mostrasse così ossessionato di ottenere da ignari intervistati commenti negativi sul governo di allora. Inutile, distraente e sgradevole
Recensioni
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In questo nuovo libro il docente di Logica e divulgatore scientifico Piergiorgio Odifreddi, dopo i successi ottenuti con Le menzogne di Ulisse e Il matematico impertinente, raccoglie cinquanta interviste frutto di altrettanti incontri da lui avuti negli ultimi sei anni con alcune delle menti più straordinarie della scienza occidentale. Odifreddi presenta qui le riflessioni e i pensieri di maestri della ricerca che hanno vinto il premio Nobel o la medaglia Fields nell'economia, nella chimica, in medicina, biologia, fisica e matematica. Fra essi, ci sono tutti i vincitori italiani viventi, da Rita Levi Montalcini a Renato Dulbecco, da Carlo Rubbia a Enrico Bombieri e Riccardo Giacconi.
Tra gli economisti spiccano le interviste con Kenneth Arrow, Paul Samuelson e Amartya Sen, nelle quali si spazia dalle ricerche sui classici dell'economia ai giudizi sul Fondo monetario internazionale e sulla Banca mondiale, fino ai pareri sullo stato dei conti pubblici negli Usa e nelle aree povere del pianeta. La sezione dedicata ai medici e biologi è altrettanto affascinante: Christian de Duve racconta le sue scoperte sulle cellule, Renato Dulbecco quelle sulla virologia, David Hubel descrive i suoi studi sull'occhio, il cervello e la visione.
Vi sono poi gli incontri con i grandi maestri della chimica e della fisica. Paul Crutzen che racconta a Odifreddi le sue scoperte dell'ozono atmosferico e dei suoi effetti climatici, l'inventore della pillola anticoncezionale Carl Djerassi che svela particolari anche sulla sua più recente attività letteraria di romanziere. Tra gli altri fisici, Odifreddi incontra Hans Bethe, premio Nobel nel '67 per aver individuato i processi di fusione nucleare dei nuclei atomici responsabili della produzione di energia dentro le stelle: coetaneo di Enrico Fermi, è morto nel 2005 e diresse le divisioni per la costruzione della bomba atomica e poi di quella all'idrogeno. Odifreddi conversa poi con Carlo Rubbia sulle fonti di energia alternative e ne emergono i progetti concreti del fisico italiano sull'amplificatore di energia dal torio e su nuovi metodi di accumulazione di energia solare.
Il libro di Odifreddi si conclude con le interviste ai matematici. Benoit Mandelbrot e i suoi studi sui frattali, la scuola giapponese di geometria algebrica di Shigefumi Mori, le ricerche sui fasci algebrici coerenti di Jean-Pierre Sarre: in questa sezione, come in tutto il libro, Odifreddi riesce a rendere accessibile ad un pubblico più vasto nozioni di scienza pura, miscelandole con riflessioni sull'attualità e sul vivere quotidiano e spaziando così dal personale all'universale.
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