Raimon Panikkar. Profeta del dopodomani

Quello che convince di meno,in questa documentata ricostruzione della vita e del pensiero di Raimon Panikkar,è la cornice romanzata in cui Raffaele Luise ha racchiuso gli insegnamenti di questo importante maestro spirituale del 900.A volte sembra infatti eccessivamente e retoricamnete esaltato il dialogo tra Panikkar e un giovane discepolo in cerca di illuminazione,con esoteriche e improvvise elevazioni nell'anima,nel tempo e nello spazio,dall'India a Camaldoli,dalla Spagna al Tibet,alla ricerca di una fede che sia risposta a ogni dubbio:ideologico,scientifico, religioso. Panikkar,nato da padre indiano e madre spagnola,sacerdote cattolico a lungo aderente all'Opus Dei,e altrettanto a lungo e crudelmente perseguitato dalla stessa organizzazione,fu uomo di vastissima e profonda cultura,visse e insegnò tra Europa,Asia e Stati Uniti,conobbe Gandhi,il Dalai Lama,Madre Teresa e tre Pontefici, contrasse un matrimonio in castità per protestare contro il celibato sacerdotale, assunse posizioni teologiche e filosofiche di grande indipendenza e coraggio.Il libro espone le sue profetiche posizioni riguardo al dialogo interreligioso,al movimento pacifista, all'ecologia,alla compenetrazione reciproca di diverse culture: cristiana,induista,buddhista, secolare,proponendo una concezione teofisica della realtà,in una relazione di interdipendenza tra Dio,l'uomo e il creato che ricalca lo schema trinitario,e caldeggiando una mutazione radicale sia della scienza sia della teologia contemporanea.Innamorato dell'idea di incarnazione e di un Cristo che non si esaurisce nella figura storica di Gesù,ma viene continuamnete rivissuto dai credenti che si aprano alla'amore verso Dio,la natura e il prossimo,Panikkar credeva tenacemente nell'insegnamento magistrale di una Chiesa che sapesse riscoprire il mistero di una fede esperienziale,senza limitarsi al consolidamento dell'istituzione. Intense e rivelatrici sono poi le riflessioni su tempo e eternità,morte e resurrezione, male e salvezza.