Shanghai baby

Il libro prende vita nelle ultime 50 pagine. La scrittura è un po' scolastica, ma allo stesso tempo delicata. Credo che l'autrice abbia il merito (non di poco conto) di aver fotografato attraverso una piccola storia, un momento molto particolare della sua città. Non a caso ritengo "Shanghai, anno 1999" il personaggio meglio riuscito del romanzo. E credo che proprio per questo motivo Zhou Weihui abbia riscosso così tanto successo tra i giovani cinesi, interpretando i loro sogni e le loro paure, in un periodo storico in cui la smania di cambiamenti epocali ha assorbito più che altro il riverbero del peggiore occidentalismo: alcol, droga, ambiguità, sesso sfrenato, moda... Il mio voto è alto perché - a mio giudizio - quando una piccola storia riesce a sintetizzare i sentimenti più reconditi e radicati di una generazione (in questo caso di milioni e milioni di giovani cinesi), vuol dire che quella è una grande storia.

Il libro mi è piaciuto: è crudo e triste, ma la tenerezza di fondo che si prova per la protagonista mitiga l'amarezza. Letto in un giorno.

è un libro molto carino e indipendentemente dalla storia in sé, quello che viene all'occhio è la contrapposizione tra l'amore fisico e l'amore degli affetti...quasi platonico! il personaggio di coco è molto reale. libro che si legge velocemente.